Venerati Confratelli
1. Lo Statuto della CEI
Con la luce dello Spirito che abbiamo appena invocato nell’adorazione eucaristica, iniziamo la sessione invernale del Consiglio Permanente, ed esprimiamo viva gratitudine al Santo Padre Francesco, che ci ha mostrato particolare fiducia chiamandoci a rivisitare lo Statuto dell’Episcopato Italiano. A distanza di quattordici anni (maggio 2000) dalla sua formulazione, la riprendiamo in mano alla luce delle attuali circostanze storiche, nel segno di una crescente partecipazione, nonché del rinnovato slancio missionario affinché il mondo spalanchi il cuore all’amore di Dio. Dopo aver raccolto il frutto della riflessione che le sedici Conferenze episcopali regionali hanno fatto a partire dal foglio di lavoro, in questi giorni prenderemo in esame il ricco materiale pervenuto, segno della passione con cui abbiamo accolto il compito affidatoci. E decideremo come procedere per un lavoro attento e proficuo, svolto con la necessaria ponderazione che il Santo Padre ci ha raccomandato.
A Papa Francesco va la profonda gratitudine dei Vescovi italiani per l’attenzione costante e la cura affettuosa con cui segue da vicino il cammino della Chiesa italiana. Prova ne è stata di recente la nomina del nuovo Segretario Generale ad interim nella persona del Vescovo di Cassano all’Jonio, S.E. Mons. Nunzio Galantino, che ha colmato il vuoto creatosi dopo l’elezione a Vescovo di Latina – Terracina – Sezze – Priverno di S. E. Mons. Mariano Crociata. Credo di interpretare i sentimenti di tutti esprimendo a Mons. Crociata la nostra grata ammirazione per il lavoro impegnativo svolto negli ultimi cinque anni con intelligente e generosa passione. A Mons. Galantino va la nostra cordiale vicinanza e l’augurio corale di un buon lavoro in questo peculiare momento per la vita della nostra Conferenza Episcopale. …
S. Em. Card. Angelo Bagnasco