Cari e venerati Confratelli,
il nostro convenire è espressione delle Chiese che sono in Italia, della loro vivacità e del loro impegno, che prendono volto già nelle comunità parrocchiali: insieme ai loro sacerdoti, continuano a essere generosamente accanto alla gente, ne ascoltano la vita e ne condividono gioie e dolori, speranze e angosce. È una prossimità radicata nella storia del nostro Paese e si manifesta in una presenza capillare che innerva la nostra terra, prendendo il volto della storia, della cultura, di città, paesi e borghi. Ne è segno la condivisione della voglia di riscatto e di cambiamento – più grande di ogni intimidazione – che anima la società: la nostra solidarietà in queste ore va, in particolare, a Mons. Francesco Oliva, Vescovo di Locri, a quanti con lui stanno facendo memoria delle vittime innocenti della mafia, e a tutta la cara popolazione calabra. Su un altro versante, è segno della prossimità della Chiesa anche l’attenzione concreta alle ampie zone del Centro Italia colpite da un sisma che ha cambiato profondamente il volto dei territori, ma non ha piegato popolazioni dignitose e fiere, capaci di sacrificio ed esempio per tutti. Accompagniamo con fiducia la realizzazione dei primi interventi dello Stato e il sollievo delle famiglie che finalmente hanno una casa. Grazie all’esempio di queste comunità, all’impegno instancabile di istituzioni e volontari, può crescere in tutti l’orgoglio e la gioia di appartenere al nostro popolo e alla nostra storia. …
CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE