Cari Confratelli nell’Episcopato, nel Sacerdozio e nel Diaconato
Cari Fratelli e Sorelle nella fede
Attorno all’unico altare ci stringiamo a Cristo, anzi, ci lasciamo stringere da Lui per crescere nella fede, nella speranza e nella carità. È Gesù, infatti, che ci raduna, è Lui che scalda i cuori con la sua Parola, è Lui che, con l’Eucaristia, ci dona la vita nuova, è Lui che alimenta la fraternità episcopale e presbiterale; è Gesù che rigenera la Chiesa, che rassicura tra le ombre del tempo, che ci purifica perché possiamo vedere le opere dello Spirito; è Lui che ravviva l’amore per le anime, l’inquietudine della missione, la carità pastorale; è Lui che ci ripete: “Non temete, sono con voi sempre!”. Che cosa saremmo senza di Lui? Che cosa sarebbe la nostra vita? “È il rapporto con Lui a custodirci – ci ha ricordato lunedì il Santo Padre –; è l’amicizia con il Signore a portarci ad abbracciare la realtà quotidiana con la fiducia di chi crede che l’impossibilità dell’uomo non rimane tale per Dio”.
Vi ringrazio, cari Confratelli, perché avete accettato che fossi io a presiedere questa Eucaristia nel cinquantesimo della mia Ordinazione Sacerdotale. È per me una grazia che mai avrei pensato di avere: poter celebrare con voi questo anniversario. Nel mio, vorrei raccogliere pure i vostri diversi anniversari, anche se fossero già passati o fossero ancora da venire. Tutti condividiamo da tempo la grazia della vocazione; del mistero di poter parlare, noi poveri uomini, con l’Io di Cristo: “Io ti assolvo, io ti battezzo, questo è il mio corpo, questo è il mio sangue”. Nel sacerdozio si rivela la grazia di Dio, che a piccoli esseri umani affida se stesso. E nella sua audacia, troviamo una temerarietà che solo Dio può avere. ….
S. Em. Card. Angelo Bagnasco