Omelia di S.E. Mons. Mariano Crociata – Otranto, 24 giugno 2011

Omelia di S.E. Mons. Mariano Crociata - Otranto, 24 giugno 2011
Solo di Giovanni Battista, dopo Maria e, ancor prima, Gesù, celebriamo la natività. Così facendo la Chiesa mette in risalto la particolarità della sua figura, oltre che la sua esemplarità.

Cogliamo la sua particolarità in riferimento a Gesù. Di lui Giovanni anticipa, fin dalla nascita straordinaria, il corso della vicenda umana per farne emergere tutta la portata salvifica. Lo rievoca puntualmente il libro degli Atti: «Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele» (13,22-26). La totalità di Israele dà il senso della profondità religiosa e storica su cui si staglia il Messia; e Giovanni è colui che identifica e prepara il popolo eletto. C’è bisogno di un precursore, per risvegliare una sonnolenta attenzione e per gettare un fascio di luce su colui la cui venuta doveva essere preparata. 

S.E. Mons. Mariano Crociata

24 Giugno 2011

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