Cari fratelli e sorelle,
ci siamo radunati in questa basilica di S. Pietro per fare memoria della consacrazione dell’Italia a Maria compiuta cinquant’anni orsono, durante il congresso eucaristico nazionale di Catania, il 13 settembre 1959. Questa celebrazione, tra altre che si svolgeranno nel corso di quest’anno, si segnala come espressione della fede di quella porzione del popolo cristiano che si raccoglie nelle aggregazioni mariane, diffuse un po’ dappertutto in Italia. C’è in questa nostra assemblea il segno vivo di una presenza radicata e profondamente sentita di Maria nel cuore di ciascuno di noi e di tutti i credenti in Cristo. Vogliamo dire perciò, già con il nostro essere convenuti qui, la fiducia filiale e la pressante invocazione a Maria perché ci conduca a Gesù, così che, per Gesù, nello Spirito noi siamo ammessi alla comunione con Dio.
E stata una scelta singolarmente felice quella di celebrare l’anniversario della consacrazione nel giorno della memoria del Cuore immacolato di Maria, e questo per più di una ragione. Innanzitutto perché questa memoria è strettamente legata alla solennità che abbiamo celebrato appena ieri, il S. Cuore di Gesù, e poi perché la consacrazione fa riferimento in modo speciale – esemplare – al cuore di Maria. Cercando di spiegare questi motivi ci proponiamo, alla luce della Parola che è stata proclamata nelle pagine della Scrittura e disponendoci a ricevere l’Eucaristia, di comprendere perché facciamo memoria della consacrazione e, quindi, come siamo chiamati a rinnovarla oggi.
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S.E. Mons. Mariano Crociata