Il Consiglio Episcopale Permanente ha approvato, nella sessione del 26-29 marzo 2012, il nuovo modello di convenzione per i presbiteri diocesani destinati all’assistenza degli emigrati italiani all’estero.
A partire dal 1965, la convenzione in atto per i sacerdoti a servizio pastorale degli emigranti veniva stipulata dalla Migrantes con il sacerdote e il Vescovo “a quo”. Nel corso degli anni è diventata prassi, direttamente o attraverso il delegato nazionale dei vari Paesi, acquisire la lettera del Vescovo della diocesi “ad quam”, costruendo sempre più relazioni tra la missione cattolica italiana e la diocesi.
Lo strumento della convenzione è stato rivisto sia alla luce dell’Istruzione Erga migrantes caritas Christi del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e itineranti, sia tenendo conto delle nuove convenzioni per i sacerdoti fidei donum e per i sacerdoti stranieri a servizio delle comunità cattoliche di immigrati in Italia, favorendo anche una più corretta relazione tra i Vescovi della Chiesa “a qua” e “ad quam”. In questo contesto, è stato precisato meglio il ruolo della Migrantes:
– per la conoscenza del fenomeno dell’emigrazione italiana e delle esigenze delle nostre comunità cattoliche italiane nel mondo;
– per la formazione dei sacerdoti che si preparano a un’esperienza pastorale tra gli emigranti in Europa e nel resto del mondo;
– per la cura delle convenzioni tra la diocesi di partenza e quella di arrivo;
– per la verifica della corresponsione al cappellano di quanto dovuto per il suo ministero e del suo corretto inserimento nel sistema italiano di sostentamento del clero;
– per i rapporti con le strutture delle Conferenze episcopali in Europa e nel mondo che si occupano degli emigranti.
La convenzione ha durata quinquennale e può essere rinnovata non più di due volte, per un numero totale di anni non superiore a quindici.
I materiali riportati di seguito sono scaricabili in versione elettronica dal sito internet della Fondazione Migrantes.
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