Il tradizionale Messaggio per la Quaresima offre al Papa l’occasione per invitare a riflettere sulla condizione dei fanciulli e dei ragazzi che, in tante regioni della terra, sperimentano la fatica di sofferenze fisiche e spirituali,che superano le loro capacità di accettazione.Giovanni Paolo II, pur rilevando le tante forme ed esperienze di accoglienza dei piccoli, non può non denunciare le tante e gravi responsabilità degli adulti che infliggono violenze ai minori, che abusano di loro, che li sfruttano nello spaccio e nell’uso delle droghe, che li obbligano a lavorare e a fare la guerra, che li utilizzano per il traffico di organi. In modo particolareegli ripropone la tragedia dell’AIDS, che miete vittime innocenti con virulenza devastante, soprattutto in Africa.L’invito conclusivo del Papa è a vivere la Quaresima «animati da più intensa preghiera, penitenza e attenzione verso i bisognosi», in particolare vero i «bambini […] futuro dell’umanità».
GIOVANNI PAOLO II