All’inizio del nuovo anno scolastico desideriamo far pervenire a ognuno di voi, studenti, genitori e docenti, il nostro saluto e il nostro augurio. La persuasione che a scuola si decida in larga misura il destino personale di ciascuno ci spinge a rinnovare il nostro impegno nel favorire l’educazione delle giovani generazioni, come punto fermo di ogni autentico sviluppo sociale e culturale. In tale contesto si inserisce a pieno titolo l’insegnamento della religione cattolica (IRC), che favorisce la riflessione sul senso profondo dell’esistenza, aiutando a ritrovare, al di là delle singole conoscenze, un senso unitario e un’intuizione globale. Ciò è possibile perché tale insegnamento pone al centro la persona umana e la sua insopprimibile dignità, lasciandosi illuminare dalla vicenda unica di Gesù di Nazaret, di cui si ha cura di investigare l’identità, che non cessa da duemila anni di interrogare gli uomini. In tal modo l’IRC risveglia il coraggio delle decisioni definitive, al di là dell’erosione dei valori e della figura stessa dell’uomo, ambiguamente divulgata da non poche correnti del pensiero contemporaneo. Attraverso il suo percorso didattico, secondo le finalità tipiche della scuola, l’IRC non minimizza la fatica del conoscere e si inserisce attivamente nell’impegno della scuola italiana a far fronte alle esigenze delle nuove generazioni.
Peraltro, in una società sempre più connotata in senso multietnico e multiculturale, l’IRC può essere anche un utile spazio di integrazione, aiutando gli stranieri presenti nel nostro Paese ad accostare valori e tradizioni che sono largamente segnati dalla presenza di uno specifico patrimonio storico e artistico, permeato profondamente dallo spirito cristiano.
Nel 2008 l’IRC è stato scelto da una larga maggioranza, cioè dal 91,1% delle famiglie e degli alunni. Tale dato sale al 91,8 % se si tiene conto anche di quanti frequentano scuole cattoliche. I numeri sono tali da incoraggiare quanti già scelgono l’IRC e da provocare positivamente quanti ancora vogliono aderire a questo singolare momento di educazione alle più autentiche dimensioni della vita umana.
Roma, 4 novembre 2008