CON LA CHIESA NEL VIAGGIO MISSIONARIO DEL PAPA IN AFRICA E AL CONGRESSO EUCARISTICO DI NAIROBI
E' noto che Sua Santità il Papa Giovanni Paolo II, dall'8 al 19 agosto, sarà pellegrino in sette Paesi africani, instancabile nella missione di evangelizzazione dei popoli, che Egli riconosce come suo personale e imprescindibile dovere.
Spiritualmente unita a Lui, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana desidera ricordare alle singole diocesi d'Italia il comune impegno di accompagnare, sotto la guida dei loro Pastori, il viaggio del Santo Padre con preghiere e con opportune celebrazioni eucaristiche, specialmente dall'11 al 18 agosto in concomitanza col Congresso Eucaristico Internazionale di Nairobi, in comunione ecclesiale.
I cattolici infatti ben sanno che, ovunque si esprime una particolare effusione di Grazia nello Spirito Santo e una testimonianza di comunione dei figli di Dio, riuniti dal Battesimo come membra vive del Corpo Mistico di Cristo sotto la guida dei legittimi Pastori e nutriti dall'Eucaristia, ivi è presente spiritualmente tutta la Chiesa Cattolica, una, unica e indivisibile. Molto più quando vi partecipa il Papa, segno visibile e fondamento necessario per l'unità della Chiesa, dal momento che Gesù Cristo stesso lo ha costituito « pietra » sulla quale Egli costruisce incessantemente la. sua Chiesa.
Per questo noi saremo col Papa in unione di fede e di preghiera, tanto più che il suo viaggio missionario si colloca al vertice della comunione ecclesiale del popolo di Dio coi suoi Vescovi e Pastori.
Si tratta anzitutto di un viaggio nel segno dell'evangelizzazione dei popoli, il supremo comando lasciato da Gesù, globalmente, alla sua Chiesa: « Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni… » (Mt 28, 18-19).
Così il Papa annuncia la presenza nel mondo di Dio Padre, creatore e speranza per tutti gli uomini, sorgente della vera pace, sospirata dai popoli.
Testimonia con forza la divinità e la risurrezione di Gesù Cristo, Salvatore e Redentore dell'umanità intera.
Ricorda esplicitamente che solo in Cristo è possibile comprendere e realizzare l'universale fratellanza degli uomini.
A Nairobi poi, il 18 agosto, concludendo il Congresso Eucaristico Internazionale, additerà nell'Eucaristia il segno supremo e meraviglioso della comunione di vita e di carità che, irraggiungibile con le sole forze umane, si compie tuttavia incessantemente nella storia degli uomini per mezzo del mistero della Chiesa.
Si compie, in particolare, nella famiglia cristiana che, nell’Eucaristia, sacrificio della nuova Alleanza, trova la radice dalla quale scaturisce e continuamente viene vivificata l'alleanza coniugale e il cammino di fede della famiglia stessa.
Percorrendo come pellegrino di pace sette Paesi dell’Africa, ricorderà al mondo che non solo le singole persone, ma i popoli stessi sono fratelli, chiamati da Dio a formare una famiglia di carità e di giustizia secondo il disegno di Dio, Creatore e Padre.
In nome di una comune fraternità sociale, oggi molto si parla di giustizia fra i popoli, anche se è lecito sospettare una doppia fraternità: quella dei popoli ricchi e quella dei poveri. La stessa carità cristiana è costretta sovente ad esaurirsi in soccorsi saltuari nelle calamità. Ma solo la carità, insegnata da Gesù Cristo, può condurre a quella giustizia tra i popoli che è un vero « scambio di doni ».
Di fronte a chi dona beni materiali c'è chi può offrire beni morali, culturali, umani e spirituali. L'Apostolo Paolo lo insegna mirabilmente nella seconda lettera ai Corinzi, raccomandando la grande colletta per i poveri di Gerusalemme: « Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. Qui non si tratta infatti di mettere in ristrettezza voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza » (II Cor 8, 9 e 13).
Sentiamo in questa circostanza quanto mai vicini i molti fratelli delle nostre diocesi – sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e laici – che esercitano il loro ministero e svolgono attività apostolica e di promozione umana presso molte Chiese particolari dell’Africa e in Kenja.
Con viva riconoscenza per la loro generosità, noi avvertiamo che essi sono i più qualificati rappresentanti delle nostre Chiese alle celebrazioni eucaristiche di Nairobi.
A loro si uniranno non pochi pellegrini italiani, con una delegazione di Vescovi della nostra Conferenza Episcopale.
Ma in questa interpretazione del viaggio apostolico del Papa, tutte le Chiese particolari d'Italia, guidate dai loro Vescovi, vivranno quei giorni – le domeniche, soprattutto, e la novena e la solennità dell'Assunta – in preghiera ed attenzione, in testimonianza di fede e di amore, per partecipare ai beni spirituali delle Chiese sorelle di Africa.
Roma, 28 luglio 1985
UGO Card. POLETTI
Presidente della
Conferenza Episcopale Italiana