1. – Il giorno 13 settembre 1996 il Ministro per i beni culturali e ambientali, On. Walter Veltroni, e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Camillo Ruini, hanno firmato l'Intesa relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti ad enti e istituzioni ecclesiastiche.
Questa Intesa costituisce il primo atto del processo normativo finalizzato a dare piena attuazione all'articolo 12 dell'Accordo di modificazione del Concordato lateranense del 18 febbraio 1984 tra l'Italia e la Santa Sede. Essa riguarda infatti soltanto i primi due commi del citato articolo 12. Le disposizioni contenute nell'Intesa sanciscono il principio della collaborazione tra Chiesa e Stato anche in materia di tutela e di valorizzazione dei beni culturali, superando l'atteggiamento di sostanziale separazione
esistente al riguardo nell'ambito dell'impostazione concordataria precedente.
L'Intesa in esame costituisce un'importante attuazione di tale principio che, come è noto, caratterizza la nuova legislazione concordataria e deve orientarne l’interpretazione e lo sviluppo.
2. – L'iter che ha portato all'Intesa sui beni culturali ha avuto inizio il 13 febbraio 1987, quando è stata istituita la “Commissione paritetica italo-vaticana”. Il termine del mandato della Commissione, fissato in un primo momento alla data del 31 dicembre 1989, è stato successivamente prorogato per altri due trienni. Presidenti della Commissione paritetica sono stati: S.E. Mons. Attilio Nicora, per parte della Santa Sede e il Prof. Francesco Margiotta Broglio, per parte del Governo italiano.
Per documentazione si pubblicano:
– il Decreto di promulgazione dell'Intesa del Card. Presidente della C.E.I.
– il Testo dell’Intesa
– il Decreto di esecuzione dell'Intesa del Presidente della Repubblica Italiana
– le Dichiarazioni del Ministro per i beni culturali e ambientali del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
– il Comunicato stampa dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali