COMUNICATO
L'opinione pubblica in Italia è spesso richiamata all'attenzione verso la gravissima situazione di guerra e di distruzione del tessuto sociale in Somalia, che ha creato in questi ultimi tempi problemi enormi per l'alimentazione e la sopravvivenza delle popolazioni già così povere e duramente provate. Le immagini che la televisione ha trasmesso, quanto mai impressionanti, hanno profondamente toccato la sensibilità e risvegliato la generosità del popolo italiano.
Siamo grati alla Caritas Italiana che sta provvedendo per intervenire in maniera organica, mediante canali che diano il massimo di garanzia e con l'intento di alleviare tempestivamente i problemi drammatici di questa emergenza. Quando la gente muore di fame, rimangono assolutamente prioritari gli interventi di prima assistenza. Ma urge pensare anche ad altre forme di presenza e di collaborazione.
Per questo, seguendo l'esempio del Santo Padre che in questi giorni ha voluto far sentire la propria vicinanza concreta alle popolazioni somale, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di stanziare la somma di lire 10 miliardi, dai fondi della quota dell'otto per mille IRPEF assegnata alla Chiesa Cattolica.
Con tale somma si intende non solo sostenere l'opera di assistenza ma anche promuovere quei progetti di sviluppo ad ampio respiro che sono in fase di elaborazione da parte della comunità ecclesiale locale e delle O.N.G. (Organizzazioni non Governative) operanti in quella Nazione, ed aiutare inoltre quelle iniziative del posto, che danno piena garanzia di onestà e di impegno.
La Presidenza della C.E.I., con questo suo gesto, si augura che in tutti si confermi e si sviluppi sempre più il senso umano ed evangelico della solidarietà operosa tra i popoli, come segno di speranza e via di giustizia e di pace.
Roma, 8 settembre 1992