La presente “Nota pastorale” ha la sua origine e la sua spiegazione immediate nella delibera n. 27 del 18 aprile 1985 (cf. Notiziario CEI, 1985, p. 27), con la quale l'Assemblea Generale aveva stabilito l'osservanza delle norme circa l'astinenza e il digiuno del 27 luglio 1966 “fino a quando non siano date ulteriori determinazioni”.
La “Nota”, predisposta dalla Commissione Episcopale per la liturgia fin dal maggio 1992, ha avuto un iter di due anni con una elaborazione di rinnovate stesure in seno alla stessa Commissione, la quale ha usufruito anche della collaborazione di esperti.
Il testo, esaminato anche dalla Segreteria Generale, è stato sottoposto al Consiglio Episcopale Permanente nella sessione del 24-27 gennaio 1994.
Il Consiglio, con un ampio e approfondito dibattito, ha offerto diversi e ricchi contributi, demandando alla Commissione e alla Segreteria Generale il compito di rielaborare il testo secondo i suggerimenti emersi, al fine di sottoporre la “Nota” all'approvazione dell'Assemblea Generale.
La 39ª Assemblea Generale, svoltasi a Roma dal 16 al 20 maggio 1994, ha approvato nei suoi contenuti e nella sua struttura globale il testo della “Nota” e, con la debita maggioranza dei due terzi, ha approvato le disposizioni normative contenute nel n. 13 del testo stesso, le quali, successivamente, hanno ottenuto la prescritta “recognitio” della Santa Sede.