MESSAGGIO DELLA PRESIDENZA DELLA C.E.I.
La convivenza tra popoli di razze, culture e religioni diverse è un problema particolarmente attuale, profondamente sentito e non poche volte sofferto non solo nei Paesi nei quali da tempo la coesistenza di queste diversità crea tensioni, ma anche in Italia, perché ormai da alcuni anni va aumentando tra noi la presenza di uomini e donne, che vivono mentalità e religioni diverse da quelle tradizionalmente dominanti nel nostro Paese.
Il tema scelto per la prossima Giornata dell'università Cattolica del Sacro Cuore, che si celebrerà il 25 aprile, “Tutti là siamo nati (Salmo 87). Una cultura per la convivenza tra i popoli”, appare attuale ed indovinato, capace di suscitare una riflessione che conduca alle motivazioni di fondo della pacifica convivenza tra popoli diversi.
Infatti, per passare dalla lotta tra le varie etnie, dalla indifferenza e dalla reciproca tolleranza, ad una convivenza che esprima sentimenti di rispetto, scelte di collaborazione e gesti di solidarietà, è necessario andare alle radici di ogni filantropia e di ogni impegno di pace, situate nella convinzione di essere un'unica umanità e di avere tutti Dio come Padre.
Il Salmo 87 ricorda che ogni uomo è nato spiritualmente in Sion, la città di Dio, e che soltanto il Signore può dare sicurezza alla solidarietà tra i popoli. Una Università Cattolica possiede il prestigioso ed impegnativo compito di diffondere a livello alto questa cultura di solidarietà, e prima ancora di offrire le dovute motivazioni scientifiche e cristiane.
I Vescovi italiani, apprezzando la scelta del tema, appoggiano ancora una volta il grande impegno che l'università Cattolica del Sacro Cuore da più di 70 anni mette al servizio del nostro Paese.
In particolare facciamo appello ai Docenti, perché “si sforzino.. di inquadrare il contenuto, gli obiettivi, i metodi ed i risultati della ricerca di ciascuna disciplina nel contesto di una coerente visione del mondo. I docenti cristiani sono chiamati ad essere testimoni ed educatori di un'autentica vita cristiana, la quale manifesti la raggiunta integrazione tra fede e cultura, tra competenza professionale e sapienza cristiana” (Costituzione Apostolica Ex corde Ecclesiae di Giovanni Paolo II, n. 22).
Ci rivolgiamo anche agli studenti ed a tutti i cittadini, perché vogliano essere attenti alle giuste indicazioni culturali e civiche di questo benemerito Ateneo, per poter mantenere vive, anzi far crescere nel nostro Paese quella solidarietà e quella pacifica convivenza, di cui tutti abbiamo grande bisogno.
Chiediamo infine a tutte le comunità cristiane di continuare a nutrire stima per questa Istituzione dei cattolici italiani e ad offrire il proprio sostegno spirituale ed anche economico, perché le sue irradiazioni intellettuali qualificate ed efficaci si pongano sempre più al servizio dell'evangelizzazione della cultura.
Roma, 31 marzo 1993
LA PRESIDENZA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA