La Presidenza della C.E.I. invita tutte le Chiese d'Italia a celebrare domenica 14 novembre la Giornata del Ringraziamento.
La ricorrenza della seconda domenica di novembre, divenuta felice e tradizionale appuntamento di preghiera, soprattutto per i rurali, deve vedere tutti i cattolici italiani racèolti intorno all'Altare per una doverosa e solidale azione di grazie a Dio, autore di ogni dono e di ogni bene.
«Del Signore è la terra e quanto contiene,
l'universo e i suoi abitanti» (Salmo, 24).
La celebrazione della «Giornata» è un necessario richiamo al dovere religioso di rispettare, custodire, coltivare, lavorare la terra, che è madre generosa di nutrimento e di ricchezza per tutti gli uomini.
«E' bello il mondo? ringraziamo Iddio. È feconda la natura? Ringraziamo Iddio. La preghiera è la celebrazione del cosmo e della Provvidenza, che da essa si effonde. Mistero e certezza, gioia di sapere e di avere, premio al lavoro e al pensiero, conforto al dolore ed anche alla morte» (L'«Angelus» domenicale del Papa, L'Osservatore Romano, 11-12 novembre 1974).
Alla preghiera di riconoscenza al Signore per i beni che ci ha elargito quest'anno, sapremo unire l'invocazione dell'aiuto speciale di Dio per quanti nell'attività agricola sono stati provati da avvenimenti e situazioni difficili. Ci riferiamo in particolare a 15.000 famiglie di coltivatori del Friuli, che i sommovimenti tellurici hanno privato delle terre coltivate, delle aziende, delle case, degli affetti. Ma pensiamo anche con viva partecipazione alla precarietà ed alle ansie dei paesi della Brianza e del Gargano, inquinati dalle nubi tossiche, ove ogni attività agricola è sospesa, ed a quelle regioni d'Italia ove le avverse condizioni stagionali hanno seriamente compromesso i raccolti. La Giornata del Ringraziamento è l'occasione più opportuna per testimoniare ai lavoratori della terra l'apprezzamento la gratitudine e la solidarietà fraterna dei cattolici italiani, e per implorare dal Signore per loro e per tutti assistenza e prosperità.
Roma, 15 ottobre 1976.
PRESIDENZA DELLA CEI