Edizione della Bibbia per l'uso liturgico

Edizione della Bibbia per l'uso liturgico

È ormai sub prelo l'edizione ufficiale in lingua italiana della Sacra Bibbia per l'uso liturgico.
Si riportano in questo numero del «Notiziario» due documenti che segnano la felice conclusione dell'impresa così rilevante e importante per la nostra comunità ecclesiale.
 
 
COMITATO EPISCOPALE PER LA TRADUZIONE ITALIANA DELLA SACRA BIBBIA – FIRENZE, 20.X.1971 – Al Signor Card. Antonio Poma, Presidente della C.E.I.
 
Signor Cardinale,
il giorno 24 settembre 1965 l'allora Comitato direttivo della C.E.I., formato dai Cardinali Giovanni Urbani, Giovanni Colombo, Ermenegildo Florit, propose che si predisponesse una edizione in lingua italiana della Bibbia che avesse le seguenti caratteristiche:
 
– fosse dichiarata versione ufficiale ai fini dell'uso liturgico;
– fosse, quanto possibile, esatta nel rendere il testo originale;
– avesse una sua modernità di linguaggio e una eufonia della frase così da favorirne la proclamazione nelle assemblee;
– fosse curata anche nel ritmo, in rispondenza alle esigenze della recitazione e del canto.
 
L'assemblea Generale della C.E.I. il 7 ottobre dello stesso anno accolse la proposta; per l'attuazione della delibera il Consiglio di Presidenza, nella sessione del 19 ottobre 1965, costituì un Comitato di Vescovi, così composto: Card. Ermenegildo Florit, Arcivescovo di Firenze, Presidente; Card. Giovanni Colombo, Arcivescovo di Milano; Mons. Raffaele Calabria, Arcivescovo di Benevento; Mons. Alessandro Piazza, Vescovo di Albenga, Segretario.
Nel corso dei lavori fu cooptato anche Mons. Carlo Manziana, Vescovo di Crema, per la parte liturgica.
Sono trascorsi più di sei anni e finalmente posso dichiarare adempiuto il mandato e rimettere nelle Sue mani, quale Presidente in carica della C.E.I., la versione italiana della Bibbia predisposta dal Comitato, pronta per la pubblicazione.
Il lungo cammino per giungere a questo traguardo è stato percorso con la valida collaborazione di esperti nelle varie discipline che hanno diretta attinenza con la Bibbia. Essi pertanto hanno contribuito, in modo e forme diverse, al compimento della non facile impresa. Volendo distinguere, potremmo riunire in tre gruppi questi collaboratori: biblisti, linguisti e musicisti.
I primi, tenendo presenti le più diffuse versioni della Bibbia in lingua italiana, hanno fatto opera di attento controllo ai fini propri di questa versione, cioè dell'uso liturgico e pastorale. I secondi hanno tenuto conto delle esigenze di un linguaggio dignitoso e semplice insieme. I terzi hanno affrontato i problemi del ritmo, specialmente per le parti da recitare o cantare, come i Salmi e i Cantici.
A tutti mi è caro dare atto di competenza, grande impegno e spirito di servizio alla Chiesa, a tutti va il ringraziamento del Comitato e mio personale.
Il Comitato Episcopale, nel presentare questa che è l'edizione «tipica» in lingua italiana della Bibbia per uso liturgico, spera nella benevola accoglienza dei lettori, e dei pastori d'anime in particolar modo, ed ha fiducia che eventuali imperfezioni, sempre possibili in un'opera così rilevante e caratterizzata, nulla toglieranno alla sostanziale validità di questo nuovo contributo per la diretta conoscenza della Parola di Dio.
Non ci resta che augurare ai membri del popolo di Dio in Italia di accostarsi sempre più al Testo Sacro nella consapevolezza di fede che Gesù Cristo è presente tra loro anche tramite la sua parola, «giacché è Lui che paria quando nella Chiesa si legge la Scrittura Santa» (Sacrosanctum Concilium, 7).
 
Con devoto ossequio
 
+ ERMENEGILDO CARD. FLORIT
Arcivescovo di Firenze
Presidente del Comitato
 
 
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA – PROT. N. 2461/71
 
Questa versione italiana della Sacra Bibbia, fatta sui testi originali, è stata approvata dall'Episcopato italiano ed è da considerarsi tipica per l'uso liturgico.
Per la lettura e la meditazione personale e comunitaria, il volume sarà corredato – a norma del can. 1391 del C.I.C. e della Costituzione dogmatica Dei Verbum, n. 25 – di necessarie e sufficienti note di commento, «affinché i figli della Chiesa si familiarizzino con sicurezza e utilità con le Sacre Scritture e si imbevano del loro spirito».
Per esigenze pratiche le note sono pubblicate, come appendice, in un fascicolo a parte.
 
Roma, Natale del Signore 1971
 
+ ANTONIO CARD. POMA
Arcivescovo di Bologna
Presidente della C.E.I.
 

PRESIDENZA DELLA CEI

30 Dicembre 1971

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