Lettera circolare del Segretario Generale (n. 448/73 del 2-IV-1973) ai Membri della C.E.I.
Venerato Confratello,
questa Segreteria ha provveduto a farLe spedire, prima che vada in distribuzione alle librerie, copia del MESSALE ROMANO in edizione definitiva, presentato al Santo Padre il 17 marzo scorso.
Si è ritenuto, infatti, doveroso e significativo che i Pastori delle diocesi d'Italia fossero i primi a poter usare il nuovo Messale.
Nel lungo e faticoso cammino per l'attuazione della riforma liturgica, questa adempienza segna certamente il momento più importante per la nostra comunità ecclesiale e si spera che l'edizione così dignitosa cooperi a rinnovare l'impegno pastorale dei sacerdoti nella celebrazione eucaristica e, in particolare, nell'animazione delle assemblee liturgiche.
Ci sia consentito, in questa circostanza, fare qualche considerazione circa le edizioni liturgiche definitive. La Segreteria Generale ha ricevuto dai Vescovi unanimi attestati di compiacimento e di apprezzamento ogni volta che essi ricevevano l'omaggio dei volumi. E ciò ha confortato e incoraggiato questa Segreteria, con i suoi vari collaboratori, che hanno affrontato insieme non poche difficoltà e non lievi fatiche.
Purtroppo, però, ci sembrano ancora numerose le chiese e gli oratori sforniti dei libri liturgici ufficiali e sono ancora tanti i sacerdoti che, nonostante le scadenze per l'uso obbligatorio dei nuovi libri liturgici, specialmente dei Lezionari, continuano a celebrare servendosi di foglietti e libri provvisori.
Comprendiamo le difficoltà economiche, ma vorremmo si tenesse presente lo scopo che ci prefiggiamo e il fatto di essere ormai vicini alla meta prefissa.
Ella sa che l'impresa editoriale della C.E.I. non ha intenti commerciali, ma solo quello di andare incontro ai parroci e rettori di chiese attuando, con particolari accorgimenti e alcune attente previdenze, una vendita a prezzi ridottissimi, salvo un minimo guadagno con il quale si riesce appena a far fronte alle numerose spese dalla Conferenza.
Sembrerebbe opportuno, pertanto, che ai RR. Parroci, ai Rettori di chiese, agli Istituti Religiosi, alle stesse parrocchie o comunità ecclesiali fosse autorevolmente chiesto di fornirsi dei libri liturgici debitamente approvati e appositamente preparati per il decoro del culto.
E sarebbe nostro dovere poter dare, alla prossima Assemblea, una relazione in merito alla diffusione e all'uso dei libri liturgici ufficiali.
SEGRETERIA GENERALE