Il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione del 26–29 marzo 2001, ha esaminato e approvato la determinazione che segue.
Il Consiglio Episcopale Permanente
TENENDO CONTO della circostanza che
– a partire dal 1° gennaio 2002 l’unica moneta avente corso legale in Italia, così come negli altri Stati membri della Comunità Economica Europea che hanno aderito all’Unione monetaria, sarà costituita dall’EURO;
– tutti i valori e le misure comunque determinati saranno convertiti dall’attuale lira italiana in EURO attraverso il tasso di conversione fissato in lire 1.936,27 per EURO;
– essendo la nuova moneta divisa in centesimi, la conversione sarà ordinariamente operata arrotondando per difetto la seconda cifra decimale se la terza cifra decimale è compresa tra 0 e 4, o per eccesso se la terza cifra decimale è compresa tra 5 e 9;
CONSIDERATA l’opportunità che tutte le misure previste dalla vigente disciplina del sistema di sostentamento del clero, per motivi di semplicità, vengano convertite in EURO in valori interi, eccezion fatta per la quota capitaria dovuta dalla parrocchia al parroco che vi presta servizio, stante l’esiguità della misura e l’opportunità di rispettare per quanto possibile l’articolazione delle ipotesi di riduzione della medesima;
VISTO l’art. 6 della delibera C.E.I. n. 58,
a p p r o v a
la seguente determinazione
“A partire dal 1° gennaio 2002 le misure e i valori previsti dalla disciplina del sostentamento del clero vengono convertiti in EURO secondo il tasso di conversione stabilito, riconducendo il risultato a valore intero attraverso l’aumento di una unità dell’ultima cifra intera se la prima cifra decimale è pari a 5 o maggiore di 5, ad eccezione della quota capitaria di cui alla lettera a) del § 3 dell’art. 4 della delibera C.E.I. n. 58”.
CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE