Il Cardinale Presidente della C.E.I., Camillo Ruini, nella sessione del Consiglio Permanente del 15-18 settembre 1997, ha comunicato ai Vescovi che il settore giuridico, nei suoi profili canonistici e soprattutto in quelli civilistici, concernenti la corretta e costruttiva attuazione degli Accordi di revisione del Concordato Lateranense e gli sviluppi della legislatura statale e regionale, esige una presenza continuativa di una persona autorevole che abbia un’esperienza matura nel campo delle relazioni tra Chiesa e comunità civile e la capacità di intrattenere i necessari rapporti con le Istituzioni dello Stato.
A tale scopo – affermava il Cardinale Presidente – si è pensato di chiedere l'impegno a pieno tempo a Mons. Attilio Nicora, il quale, a sua volta, aveva precedentemente espresso serie e crescenti difficoltà nei confronti del duplice compito del ministero episcopale nella diocesi di Verona delle molteplici incombenze affidategli dalla C.E.I. in tutte le problematiche giuridiche e si era detto disposto a lasciare la diocesi pur di risolvere l’oggettiva tensione venutasi a creare nell’esercizio delle due responsabilità.
Tutta la questione, sottoposta alla Segreteria di Stato e quindi al Santo Padre, è stata risolta con la nomina, da parte del Papa, di Mons. Nicora quale ''Delegato della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per le questioni giuridiche” e “membro del Consiglio dei Cardinali e Vescovi della Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato”.
In seguito, il Cardinale Camillo Ruini, con lo scopo di definire più puntualmente gli ambiti di competenza all'interno della Conferenza di Mons. Nicora, gli ha scritto la seguente lettera, che viene pubblicata per documentazione e per conoscenza dei Vescovi.