Il Consiglio Episcopale Permanente, presieduto da S. Em. il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, si è riunito per la sua sessione invernale dal 26 al 28 gennaio 2009, presso la sede della CEI in Roma. I Vescovi hanno apprezzato lo stile dialogico e propositivo della prolusione del Presidente, che ha rimesso al centro “la questione di Dio”, che resta il criterio più valido anche per interpretare i cambiamenti sociali e culturali in atto. A questo proposito è stato pure sottolineato come la recente Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, per un prezioso disegno di grazia, abbia esplicitato la consapevolezza che la Parola di Dio è “la vera realtà sulla quale basare la propria vita”. Sarebbe perciò assolutamente improprio attribuire alla Chiesa “la volontà di alzare muri e scavare fossati”, mentre è a tutti evidente che il suo compito in mezzo alla gente è offrire ragioni di vita e di speranza. Da questa costante attenzione è maturato anche l’orientamento a promuovere forme di aiuto a sostegno delle famiglie colpite dalla difficile congiuntura economica. Occorre, peraltro, mentre si dà voce alla gente e alle sue preoccupazioni, evitare di “seminare panico e uccidere la speranza”.
Nel corso dei lavori, è stato individuato il tema principale dell’Assemblea Generale della CEI prevista nel prossimo mese di maggio: essa tratterà dell’educazione, così da definire la linea portante degli Orientamenti pastorali per il prossimo decennio, in continuità con le scelte elaborate dalla CEI nei decenni passati. E stata autorizzata la ripresentazione alla prossima Assemblea Generale del testo del “Documento comune per una pastorale dei matrimoni fra cattolici e battisti in Italia” e sono state definite talune iniziative nazionali nella ricorrenza del 50° anniversario della consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria. Il Consiglio Permanente ha preso atto dei cambiamenti che comporta nel sistema delle comunicazioni sociali il progressivo passaggio alla televisione digitale terrestre, con i suoi riflessi in rapporto alla reti delle emittenti locali di ispirazione cattolica, e ha sviluppato una riflessione sul ruolo delle Chiese in Europa, ascoltando una relazione sull’attività svolta dalla Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (COMECE) nell’ultimo triennio.