1. – Accolto dall´affettuoso augurio dei Vescovi italiani per il suo 69° genetliaco, il Santo Padre è intervenuto all´Assemblea nel pomeriggio del 18 maggio. Come Egli stesso ha ricordato, l´appuntamento annuale con la Conferenza Episcopale Italiana è “segno della comunione affettiva ed effettiva, sollecita ed operosa che ci lega in Cristo, Pastore supremo e modello perfetto del nostro servizio apostolico, costituisce per noi tutti un momento di gioia e di conforto spirituale, un motivo di fiducia, uno stimolo ad operare con totale dedizione alla causa del Vangelo”.
La concelebrazione eucaristica sulla tomba di San Pietro, presieduta dal Cardinale Bernardin Gantin, Prefetto della Congregazione dei Vescovi, è stata segno dell´unità col successore di Pietro, della solidarietà e della comunione con tutta la Chiesa.
2. – Nel quadro dei grandi temi della nuova evangelizzazione e della comunione ecclesiale, il Papa ha sottolineato il ruolo dei Vescovi come “maestri della fede”: alla luce del disegno di Cristo sulla sua Chiesa non potrebbe legittimamente rivendicarsi spazio per forme aperte o surrettizie di un “magistero parallelo e alternativo”. Ai teologi, che hanno una specifica funzione nell´approfondimento della verità e nell´impegno per inserirne i contenuti nel presente contesto culturale, è richiesta in modo speciale una stretta, fedele e rispettosa collaborazione con i Pastori.
“Una particolare attenzione occorre oggi rivolgere – ha proseguito il Papa – alla dimensione morale della fede, che alla fede stessa appartiene in maniera costitutiva”.
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