Diramato alla stampa il 2 dicembre 1974.
Nei giorni 26-27-28 novembre 1974, si è riunito a Roma, per la sua quarta sessione dell'anno, il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana.
In adempimento a quanto deliberato nella precedente riunione, insieme ai Padri del Consiglio erano presenti alcuni Superiori Maggiori religiosi. L'invito ha voluto significare la stima dei Vescovi per il multiforme lavoro svolto dai religiosi in Italia, e nello stesso tempo un'occasione di più diretta compartecipazione allo studio dei problemi della Chiesa italiana, e alla maturazione di una pastorale organica. Vescovi e Superiori Maggiori hanno apprezzato questa esperienza, auspicando che venga possibilmente estesa anche a livello delle Conferenze regionali.
I principali punti trattati sono stati i seguenti:
1. – Con una ampia relazione il Cardinale Presidente ha informato il Consiglio sullo svolgimento della III Assemblea Generale del Sinodo e sull'apporto dato dai Vescovi italiani che vi hanno partecipato. Il tema della evangelizzazione del mondo contemporaneo, anche per la connessione con il piano pastorale in atto nella Chiesa italiana, non poteva che suscitare il più grande interesse.
2. – Un altro tema lungamente dibattuto è stato quello della situazione attuale e delle prospettive future dell' Azione Cattolica Italiana.
Dopo aver esaminato i dati e le valutazioni d'insieme, presentati dall'Assistente Generale Mons. Maverna, il Consiglio ha convenuto sulla validità e sull'importanza decisiva, nella pastorale italiana, di questa specifica forma dell'apostolato dei laici e sulla necessità di ridare ad essa un nuovo impulso orientativo e pratico, nel contesto di altre multiformi espressioni dell'impegno cristiano.
Si è pertanto auspicato e, in fine, demandato alla competente Commissione per il Laicato e alle Conferenze episcopali regionali, in contatto con gli organismi deliberativi della stessa Associazione, un ulteriore studio sulle difficoltà strutturali e sulle linee di impegno dell'A.C.I., in modo da favorire un migliore suo inserimento nelle comunità parrocchiali e diocesane.
3. – In un sereno esame della situazione dell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), dopo la promulgazione del patto associativo e del nuovo Statuto, si è tenuto conto delle osservazioni raccolte nelle diverse Conferenze regionali e dalla Commissione episcopale per il Laicato. Si è così rilevato da una parte la vitalità dell'Associazione e la sua forte capacità di incidenza educativa, umana e cristiana, in mezzo alla gioventù; dall'altra, si è avvertita la necessità di importanti chiarimenti, strutturali e orientativi, affinché l'Associazione, pur con gli opportuni adattamenti, resti fedele alla sua originaria ispirazione di contenuti e di metodo.
Pertanto si è dato incarico alla Commissione per il Laicato di proseguire il già iniziato dialogo con i dirigenti dell'Associazione, nell'intento di puntualizzare e chiarire aspetti controversi della attuale situazione e giungere così alla approvazione del nuovo Statuto.
4. – Sui problemi di orientamento dottrinale e di aggiornamento pastorale, legati alle riviste e alla editoria cattolica in Italia, il Consiglio Permanente ha ascoltato la relazione di Mons. Del Monte, Presidente della Commissione per la Dottrina della Fede e la Catechesi, prendendo atto degli sviluppi operativi delle iniziative editoriali, delle difficoltà in cui esse si dibattono, per l'attuale crisi ideologica e culturale; della volontà unanimemente espressa dai diretti responsabili, di voler fedelmente servire la Chiesa e il suo Magistero nella missione di evangelizzazione e di 'promozione umana.
Si è pertanto ravvisata la opportunità di stabilire un collegamento istituzionale e metodico delle riviste e della editoria di ispirazione cristiana, dipendenti dalla autorità ecclesiastica, con la Commissione per la Dottrina della Fede e con gli altri competenti organismi della C.E.I., per una reciproca informazione e collaborazione, e per la necessaria mediazione fra le indicazioni dottrinali o pastorali del Magistero e le attività editoriali.
5. – Una particolare attenzione è stata riservata, in tutto lo svolgimento di questa sessione del Consiglio Permanente, alla situazione sociale e civile del nostro Paese alla luce del recente messaggio del Santo Padre e del Sinodo dei Vescovi, sui diritti dell'uomo e la dignità della persona umana.
a) Anche sulla base del recente documento della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, è stata ribadita la decisa condanna dell'aborto e di ogni tentativo di liberalizzazione.
b) Non sono state ignorate le gravi carenze del sistema sociale in cui viviamo, messe ancor più in evidenza dall'attuale congiuntura economica, dalla instabilità politica che rischia di indebolire le stesse istituzioni democratiche, dal clima di permissività che investe la mentalità e la vita degli uomini d'oggi.
c) Un motivo purtroppo ancora attuale è lo scatenarsi della criminalità; essa concorre a generare paura e sfiducia nei cittadini e ostacola la loro partecipazione, a tutti i livelli, nel rinnovamento della convivenza civile.
d) Mentre si esprime la solidarietà alle persone e alle famiglie colpite dalla violenza, dai sequestri, dalle stragi, dallo spettro dell'indigenza e dalla disoccupazione, si rinnova il più pressante invito a tutti i responsabili della vita pubblica, perché con un impegno concorde offrano al Paese le attese garanzie di sicurezza e di pace.
6. – Da ultimo, in riferimento alla riforma della RAI-TV, è stato sottolineato sia l'obbligo morale e costituzionale di garantire la massima obiettività della informazione, sia la doverosa attenzione da riservare ai servizi riguardanti problemi e avvenimenti di natura religiosa.
Si tratta, infatti, di dare sufficiente spazio ad una componente essenziale della vita del Paese e di rispettare un diritto inalienabile di coloro che liberamente professano la propria fede.
Roma, 28 novembre 1974.