Nei giorni 14-17 marzo 1983 si è riunito a Roma il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana.
I. – Tre sono stati i temi di fondo introdotti dal Presidente, Card. Anastasio A. Ballestrero e sviluppati dal Consiglio.
1) Il viaggio del Santo Padre in Centro America. Un viaggio difficile e coraggioso che manifesta ulteriormente il disegno pastorale del Papa: la missione apostolica della Chiesa non può essere condizionata, ma deve essere libera di affermare il primato del Vangelo, l’unità e l'identità della Chiesa e la necessità di essere presenti nel vivo delle vicende degli uomini.
Al Santo Padre il Consiglio ha rinnovato un sentito pensiero di riconoscenza ed ha riaffermato l'impegno della comunità cristiana italiana ad operare sempre più efficacemente per la dignità degli uomini e per i loro diritti, per la libertà, la giustizia e la solidarietà dei popoli, per una civiltà della vita e dell'amore.
2) Quattro avvenimenti caratterizzano il 1983:
– l'Anno Santo della Redenzione, che è anno della conversione, della riconciliazione e delle opere di misericordia;
– il Sinodo dei Vescovi, che verterà sul tema della riconciliazione e della penitenza, e che si inserirà nell'Anno Santo come avvenimento particolarmente efficace;
– la pubblicazione del nuovo Codice di Diritto Canonico che, nel contesto dell’Anno Santo, prende significato come richiamo all'impegno di comunione e di disciplina nel vivere la fede in Cristo;
– il Congresso Eucaristico Nazionale che dalla indizione dell’Anno Santo prende una caratterizzazione particolare: l'Eucaristia è celebrazione della Redenzione, è comunione, è fondamento e fermento della comunità, è permanente itinerario e esperienza di riconciliazione.
Il Consiglio ha sottolineato la mirabile armonia tra i quattro avvenimenti, dei quali si può cogliere la sintonia e l'efficacia anche nel quadro del progetto della Chiesa italiana: «Eucaristia, comunione e comunità».
3) Il Consiglio ha discusso sulla situazione del Paese, in riferimento:
– ai problemi connessi con la perdurante crisi economica e del mondo del lavoro;
– alle riforme della sanità, dell'assistenza e della scuola che stentano ad affermarsi con la dovuta sicurezza;
– ai progetti culturali e politici riguardanti le realtà primarie del tessuto sociale, quali la vita, la famiglia, la sessualità e l'amore, la condizione femminile, l'accoglienza e l'inserimento sociale degli handicappati.
Il Consiglio rileva e denuncia la grave carenza di sicura ispirazione morale sottesa a tante prospettive di rinnovamento della vita sociale e indica a tutti la necessità di rifondare il futuro su chiari valori umani e cristiani.
II. – Il Consiglio ha approvato il programma di massima della XXI Assemblea. Generale dell'Episcopato, che si svolgerà a Roma dall'11 al 15 aprile prossimo, e avrà come tema principale il progetto pastorale per il 1983-84: «Eucaristia, comunione e comunità». Ha dato i contributi di sua competenza per la elaborazione del documento pastorale, che sarà sottoposto all'approvazione dell’Assemblea.
Nel corso dell'Assemblea i Vescovi italiani celebreranno in San Pietro il Giubileo della Redenzione.
III. – I Presidenti di alcune Commissioni episcopali hanno fornito relazione sul lavoro in corso e formulato proposte.
La Commissione per la liturgia ha in avanzata fase di preparazione una « Nota pastorale », quasi una guida alla «revisione di vita» sulla riforma liturgica a 20 anni dalla «Sacrosanctum Concilium».
La Commissione per l'educazione cattolica ha dato informazioni sulla elaborazione della «Ratio studiorum» nei Seminari e di un documento sulla scuola cattolica, che si prevede saranno pubblicati nei prossimi mesi. Ha riferito anche sui problemi che si creano per le scuole professionali in rapporto alla riforma della scuola secondaria superiore.
Su proposta della Commissione per il laicato, il Consiglio ha approvato il «Documento normativo» della Consulta nazionale per l'apostolato dei laici.
La Commissione per le comunicazioni sociali ha riferito su studi e proposte elaborati in via interlocutoria per far fronte alla necessità di una informazione corretta e sistematica sui problemi pastorali della Chiesa in Italia.
IV. – Particolare attenzione è stata data ai problemi relativi all'entrata in vigore del nuovo Codice di Diritto Canonico.
Allo scopo, per il mese di giugno sono stati programmati due seminari di studio per i Vescovi e i loro collaboratori ed è stata indicata l'opportunità di una Assemblea straordinaria della C.E.I. per le deliberazioni demandate dal Codice di Diritto Canonico alle Conferenze Episcopali.
In quella sede potrà concludersi la revisione dello Statuto e del Regolamento della Conferenza.
V. – Circa lo sviluppo del progetto pastorale per gli anni '80: «Comunione e comunità», il Consiglio Permanente ha esaminato le proposte da sottoporre alla XXI Assemblea per i prossimi anni.
Dopo un ulteriore sviluppo del tema «Eucaristia, comunione e comunità» (1984-85), si pensa che, procedendo oltre, il progetto possa svilupparsi su due prospettive:
– «Comunione e comunità missionaria», per sottolineare l'impegno della Chiesa italiana nella cultura del Paese e nella cooperazione con le altre Chiese in Europa e nel mondo;
– « Disciplina della comunione pastorale », perché la Chiesa italiana possa vivere, nella comunione e nella corresponsabilità degli intenti, la sua missione.
In queste prospettive, il Consiglio vede la possibilità di promuovere un 2° Convegno ecclesiale che, a partire dal piano pastorale «Comunione e comunità», consenta alla Chiesa italiana di confrontarsi con le pressanti esigenze di riconciliazione e di solidarietà del nostro Paese.
VI. – Alle comunità cristiane il Consiglio Permanente rivolge l'invito ad una consapevole celebrazione dell’Anno Santo, nei suoi aspetti essenziali: la riconciliazione, l'Eucaristia, il pellegrinaggio, come sincera ricerca di Dio e appassionata solidarietà con i fratelli, e l'impegno fattivo e quotidiano delle opere di misericordia.
In questa prospettiva il Consiglio Permanente dà risalto alle giornate conclusive del Congresso Eucaristico Nazionale (15-22 maggio 1983) sia a Milano, sia nelle Chiese locali. Esse, nel rispetto delle norme disciplinari, potranno .offrire occasioni quanto mai propizie per la celebrazione del Giubileo della Redenzione.
Roma, 19 marzo 1983.