L'organismo della C.E.I., preposto al sostegno e al coordinamento della pastorale migratoria, ha voluto rivolgere, all'inizio della sua attività, un primo pensiero attento e cordiale a tutti gli operatori, sacerdoti, religiosi, religiose e laici, impegnati nel vasto campo delle migrazioni.
Qui si pubblica il “messaggio” che intende essere un significativo appello alla comunione e alla corresponsabilità ecclesiale.
MESSAGGIO AGLI OPERATORI PASTORALI DELLE MIGRAZIONI
Noi, membri della Commissione Ecclesiale per. le Migrazioni, chiamati dalla Conferenza Episcopale Italiana a condividere la responsabilità dell'animazione pastorale e della promozione umana nel vasto campo delle migrazioni (emigrati, immigrati esteri, marittimi e nomadi), a conclusione della prima riunione in cui per la prima volta ci siamo trovati insieme nel nuovo organismo formato da vescovi, presbiteri, diaconi, religiosi, religiose e laici per « ascoltare ciò che lo Spirito dice alle Chiese », desideriamo rivolgere un fraterno e caloroso saluto a voi tutti operatori pastorali che, con intelligenza ed amore, svolgete il vostro generoso servizio con i fratelli migranti.
Nell'esprimere l'apprezzamento e la gratitudine della Chiesa Italiana per il vostro prezioso lavoro di missionari inviati a promuovere la maturazione della fede e fa difesa dei fondamentali diritti umani tra i fedeli affidati alle vostre premure, non troviamo parole più appropriate da indirizzare a ciascuno di voi di quelle che l'apostolo Giovanni rivolgeva agli angeli delle Chiese dell'Asia: « Conoscono le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le tue ultime opere, sono migliori delle prime » (Ap. 2,19).
Desideriamo attestare il compiacimento della Chiesa che vi ha mandato e confidare che vogliate continuare con rinnovato zelo in questo ministero che vi qualifica autentici missionari di amore e di pace in una zona di frontiera di quel mondo al quale la Chiesa ha il compito di testimoniare l'amore dei Signore Risorto e nel quale è presente una parte cospicua di quegli ' ultimi ' ai quali essa è debitrice del Vangelo del Regno.
Sappiamo che nel campo della vostra quotidiana donazione le opere di giustizia tengono un posto di rilievo; vi esortiamo a perseverare con coraggio e fedeltà, nella certezza che l'affiato della carità ci sospinge verso il traguardo della pienezza della libertà in Cristo.
Nel servizio che abbiamo accettato di svolgere a nome di voi tutti, cercheremo di portare la sollecitudine del vostro impegno apostolico, lieti se potremo corrispondere alle vostre richieste e proposte che raccoglieremo in occasione degli incontri che avremo con voi o che ci vorrete far pervenire in qualsiasi altro modo.
Vi saremo grati se vorrete estendere questo nostro saluto ai migranti in mezzo ai quali svolgete il vostro ministero.
« A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a Lui la gloria e la potenza per i secoli. Amen » (Ap. 1, 5-6).
Roma, 3 aprile 1986.
per la Commissione
Il Presidente
+ ANTONIO CANTISANI
arcivescovo di Catanzaro