Colletta per la Terra Santa
Colletta per la Terra Santa
e fautore delle aspettative della Chiesa di Terra Santa, cosicchè, come disse San Paolo, i santi di Gerusalemme “a causa della prova di questo servizio ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti” (2 Cor 9, 13).
Mentre da parte mia ringrazio di tutto cuore per quello che Vostra Eminenza ha già fatto o nel futuro intende ulteriormente disporre per la Terra di Gesù, mi valgo dell'occasione per professarmi, con sensi di profondo ossequio,
dell’Eminenza Vostra Reverendissima
dev.mo in Domino
D. SIMON CARD. LOURDUSAMY
Prefetto
Si pubblica, per doverosa informazione e per documentazione, la lettera della Congregazione per le Chiese Orientali, indirizzata il 9 dicembre 1987 al Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Ugo Poletti, con la quale siinvitano le diocesi alla generosa partecipazione alla Colletta per la Terra Santa.
CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI – prot. n. 55/77
Eminenza Reverendissima,
L'attuale Anno Mariano, indetto dal Santo Padre Giovanni Paolo II con l'Enciclica “Redemptoris Mater” e iniziato nel giorno della solennità di Pentecoste, ci rende più consapevoli del fatto che “accanto alla 'Storia della salvezza' esiste una 'Geografia della salvezza' che, in certo modo, fa della Terra Santa il patrimonio dei cristiani di tutto il mondo” (cfr. “L'Osservatore Romano”, 26 giugno 1987, pagina 5).
Questo significativo dato si concretizzerà, prima di tutto, nella fervida preghiera per la Chiesa che vive tuttora intorno ai Luoghi Santi, essendo la preghiera la più importante e più essenziale espressione della nostra fede nella comunione dei santi.
Ma l'interesse per la “Geografia della salvezza e del patrimonio di tutti i cristiani” dovrebbe pure comportare inevitabilmente un'espressione di solidarietà tangibile, con una generosa partecipazione alla Colletta per la Terra Santa, che viene utilizzata, oggi come già nei tempi apostolici, in favore degli uomini che vivono in Terra Santa.
Ad essi si desidera, per esempio, dare una buona educazione ed una formazione cristiana, non offerta altrove. Sono, infatti, 120 le varie istituzioni scolastiche che vanno dalla scuola materna e primaria a quella secondaria.
Fra i 12 centri di cultura superiore spicca l'università di Betlemme, con 1.517 studenti, di cui il 32% cristiano.
Esistono inoltre 36 dispensari e nuclei di assistenza sanitaria, nonché 21 altri istituti fra ospizi per anziani, case per handicappati e ospedali.
Sono pure in atto due progetti di costruzione di alloggi per i bisognosi.
Affinchè gli uomini, che vengono assistiti e serviti tramite queste opere appena elencate, siano sufficientemente aiutati, stimo utile e doverosa suggerire tre cose:
1° Che la Colletta per la Terra Santa, anche perchè risale all'epoca della Chiesa nascente, venga inserita – dove non lo sia ancora – nel Direttorio o Calendario liturgico di ciascuna Circoscrizione ecclesiastica come obbligatoria e a pari diritto con le altre Collette, per esempio quella per le missioni.
2° Che i contributi di ciascuna Circoscrizione ecclesiastica siano consegnati entro lo stesso anno in cui si è tenuta la questua.
3° Che la Colletta venga veramente fatta “in tutte le Chiese e in tutti gli Oratori appartenenti sia al Clero diocesano che religioso”, norma che il Santo Padre ha ribadito ancora una volta il 25 Giugno 1987, me presente, in occasione dell’Udienza concessa all'Assemblea della R.O.A.C.O. (“Riunione delle Opere per l'Aiuto alle Chiese Orientali”; cfr. “L'osservatore Romano”, 26 giugno 1987, pagina 5).
Oso sperare che, per l'intercessione della “Theotokos”, la Santissima Vergine e nostra Madre Maria, seguendo docilmente il silenzioso ed operoso esempio di colei che è “Typus Ecclesiae” anche nella “diaconia della carità”, Vostra Eminenza si faccia personalment
SEGRETERIA GENERALE
09 Dicembre 1987