I Vescovi italiani, riuniti a Roma nella loro X Assemblea plenaria, attenti al grido di dolore di cui si è reso interprete anche il Santo Padre a mezzo di «Cor Unum», hanno esaminato la tragica situazione in cui versano particolarmente molti paesi dell'Africa Occidentale a causa della siccità che perdura da oltre quattro anni e mette in pericolo la sopravvivenza di 30 milioni di persone, distrugge le risorse e rende inabitabile intere regioni. Consci pertanto delle proprie responsabilità, rivolgono alle proprie Chiese particolari un pressante invito perché si rendano solidali con la preghiera e con l'aiuto concreto alle necessità e alle sofferenze delle popolazioni colpite, nelle forme che saranno localmente decise.
Il ripetersi ravvicinato di questi appelli – è il terzo di quest'anno – suscita sicuramente qualche comprensibile disagio, ma aiuta anche a rafforzare il vincolo della carità con tutta la famiglia umana e obbliga a riflettere e ad interrogarsi di fronte alle sofferenze dei popoli, sui doveri verso di loro e sulle corresponsabilità delle comunità ecclesiali.
I Vescovi, perciò, nello spirito della «Populorum progressio» e celebrando con gesto concreto il decennio della «Pacem in terris», mentre sentono di doversi impegnare insieme con le proprie Chiese, richiamano anche la responsabilità dei cristiani e di tutti gli uomini retti che operano nelle strutture civili, a mettere più decisamente in atto nella vita politica ed economica, con doverose scelte di priorità, iniziative efficaci per promuovere un reale sviluppo umano dei Paesi del Terzo Mondo, a qualsiasi latitudine appartengano. Bisogna infatti in ogni modo ribadire il dovere di sottrarre ogni uomo dai limiti della sopravvivenza per consentire a tutti di essere veramente protagonisti del proprio destino secondo il piano di Dio.
Mentre affidano in particolare alla Caritas Italiana e alle Caritas diocesane la concreta realizzazione di questo appello, assicurano che le offerte fatte pervenire, come di consueto, alla Segreteria Generale della C.E.I., saranno tempestivamente consegnate alla stessa Caritas per il finanziamento dei piani di emergenza concordati a livello internazionale.
Sulla soglia ormai delle vacanze estive, che anche per molte famiglie italiane sono momenti di serenità e di pace, i Vescovi sperano che questo appello aiuti a superare la tentazione di una esibizione consumistica per una gioia più grande: quella di aver dilatato nel mondo la speranza.
Roma, 15 giugno 1973.
ASSEMBLEA GENERALE DELLA CEI