La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana è stata colta dalle drammatiche notizie di ieri, mentre era riunita a Roma in una sessione di lavoro per la preparazione della prossima Assemblea Generale.
Con vivissima pena e grande preoccupazione ha seguito e segue gli avvenimenti delle ultime ore.
Interprete dell'intero Episcopato e testimone della intensa preghiera che le comunità cristiane sanno elevare al Signore nei momenti difficili della nostra storia e degli anni più recenti, la Presidenza invita i fedeli a perseverare nel raccoglimento e nell'invocazione al Padre delle misericordie e al Dio che può dare ogni consolazione.
Dalla comunione con Dio scaturisce quella forza che consente di superare ogni difficoltà e di riaprire continuamente le strade per la riconciliazione tra gli uomini.
Per quanto grave possa essere la situazione, la Presidenza osa credere che ci sia sempre spazio per la speranza e ritiene che sia necessaria una decisa e comune buona volontà, ispirata ai valori primari della convivenza civile: il rispetto della vita umana, la considerazione degli inalienabili affetti familiari, l'esigenza di un bene comune fondato sulla comprensione, sulla giustizia, sulla fraternità.
A chi intendesse assumere responsabilità nel decidere di una vita umana e del significato che essa può avere per la pace e per lo sviluppo del paese, la Presidenza della C.E.I. chiede di desistere. e di cercare le vie giuste. E' questa la comune attesa, questa la strada da percorrere, con compostezza e senso di responsabilità.
Alla Vergine Santissima, Regina della pace, il popolo cristiano voglia affidare il dolore e le preoccupazioni di questi giorni.
PRESIDENZA DELLA CEI