«Fate risplendere nella vostra testimonianza lo splendore del volto di Cristo, accogliendo il profugo, il drogato, l’affamato e nudo, il senza casa o senza lavoro, il coniuge separato o divorziato, il bambino abusato, l’anziano solo, il carcerato, il malato incurabile, il padre e la madre che non sanno come portare avanti la famiglia». Lo chiede la Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata a tutti i consacrati, nella Giornata Mondiale – la XX – ad essi dedicata.
«Siamo convinti – si legge nel Messaggio – che ogni vera esperienza di vita consacrata debba trovare il suo principale fondamento nella gioia della misericordia assaporata personalmente. Ogni vocazione, la vostra in particolare, proviene da uno sguardo che è allo stesso tempo espressione di misericordia e di elezione da parte del Signore».
«Se l’anno scorso – concludono i Vescovi – vi chiedevamo di portare l’abbraccio di Dio a tutti, in continuità con quel messaggio, quest’anno vi supplichiamo di essere volti concreti dell’amore di Dio che si china sulle molteplici miserie: siate quegli angeli che accompagnano le sorelle e i fratelli feriti ad attraversare con fiducia la porta della misericordia».