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Dal rito
al progetto

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Mercoledì 13 e giovedì 14 giugno si svolge a Roma (presso il Centro Congressi di via Aurelia 796) “Liturgia e spazio architettonico. Dal rito al progetto”, un seminario di studio promosso dal Servizio Nazionale per l’edilizia di culto in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Nazionale sul tema della stretta connessione esistente tra il progetto di una chiesa e la conoscenza del rito.
Ad aprirlo don Franco Magnani, direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale, che spiega: “Il Seminario intende riprendere e mettere a tema la delicata, controversa, ma ineludibile questione della progettazione dell’edificio-chiesa. Sotto il profilo teologico-liturgico e magisteriale un autorevole e illuminante apporto ci è offerto da Sacramentum Caritatis: «Lo scopo dell’architettura sacra è di offrire alla Chiesa che celebra i misteri della fede, in particolare l’Eucaristia, lo spazio più adatto all’adeguato svolgimento della sua azione liturgica. Infatti, la natura del tempio cristiano è definita dall’azione liturgica stessa, che implica il radunarsi dei fedeli (ecclesia), i quali sono le pietre vive del tempio (cfr 1 Pt 2,5)».
“Il Santo Padre – conclude Magnani – invita a riscoprire la costitutiva e permanente valenza poietica dell’actio rituale del radunarsi dei fedeli, in rapporto alla forma architettonica. Benedetto XVI ci ricorda che la chiesa-edificio non nasce da una idea, sempre fatalmente esposta all’ideologia, e incline ad alimentare indebite semantizzazioni, ma da un evento (il radunarsi dei fedeli “pietre vive”)”.
Il seminario prevede le relazioni di alcuni tra i più accreditati studiosi di ritologia (G. Bonaccorso), di estetica e di liturgia (Busani, Tomatis, Trudu) e di riconosciuti esperti in architettura (A. Longhi, G. Della Longa, A. Marchesi), che aiuteranno a cogliere la complessità della questione stimolando e orientando il dibattito tra gli oltre 300 partecipanti.
A concludere, giovedì 13, Mons. Giuseppe Russo, Responsabile delServizio Nazionale per l’edilizia di culto: “Lo spazio per la liturgia – dice – può essere correttamente dimensionato e configurato tramite l’azione progettuale solo in forma di sapiente scrittura spaziale del rito. La struttura del rito, i luoghi liturgici, i percorsi celebrativi costituiscono il riferimento imprescindibile per pensare lo spazio e l’architettura per il culto. Ciò vale anche per gli adeguamenti di chiese esistenti, ma vale soprattutto per la progettazione di nuovi edifici di culto.
“Liturgia, architettura e arte – osserva ancora – si intrecciano in modo unitario, dando origine ogni volta a soluzioni liturgicamente corrette, simbolicamente efficaci ed esteticamente convincenti. Evitando possibilmente le derive di proposte di spazi liturgici asettici, programmi simbolici indecifrabili, architetture decontestualizzate e autoreferenziali”.
13 Giugno 2012

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Alla vigilia della Solennità dell’Immacolata, vogliamo fermarci a riflettere sul valore e senso della vita con un concerto evento di riflessioni e musica. La Vergine Maria racconta, con le parole di Erri De Luca, la sua esperienza di madre, il suo rapporto con Giuseppe e l’avventura del suo personale pellegrinare.Il prossimo 7 dicembre 2024, alle ore 18.30, presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, in Borgo Santo Spirito 2, Roma, si potrà partecipare al concerto o seguirlo attraverso diversi canali:- In presenza: per accedere all’evento è richiesta la semplice prenotazione a questo indirizzo https://esa.chiesacattolica.it/il-viaggio-di-maria/ - YouTube https://www.youtube.com/live/UOfNO6KMgdA- Emittenti televisive del Circuito ConCoralloTv (emittenti cattoliche delle diverse regioni italiane)Qui il programma di sala (.pdf)Lo faremo nelle Corsie Sistine, luogo simbolo della cura e della vita nascente, dove nel 1475 per volontà di Papa Sisto IV fu ampliato l’antico Arcispedale realizzato nel 1100. Qui troveremo la Ruota degli Esposti, la prima in Italia, pensata proprio per accogliere quei neonati che non potevano essere cresciuti dalle proprie famiglie. Una risposta accogliente alla pratica del tempo di abbandonarli in una cesta nel Tevere.«Il viaggio di Maria» testimonia la fiducia nella vita, intesa come esperienza in cui l’abbandono resta la scelta migliore per poter vivere nel modo più intenso ogni momento dell’esistenza.Quando le sicurezze e gli standard sociali di una giovane coppia di fidanzati vengono spazzati via da eventi imprevedibili e più grandi di loro, in quel frangente il coraggio di lei e la fiducia di lui rendono possibile l’impossibile progetto di Dio di diventare creatura del Suo creato.La musica descrive la meraviglia e lo stupore di un’umanità che osserva il mistero di quest’atto d’amore, utilizzando, da strumento privilegiato qual è, un caleidoscopio di emozioni dalle più nobili alle più tenere e pure, le quali hanno un inizio e un compimento nelle parole dell’antifona gregoriana “Puer natus est nobis”». Le Corsie Sistine nascono nel 1475 su volontà di Papa Sisto IV come ampliamento dell’antico Arcispedale realizzato nel 1100 nel luogo ove sorgeva la Schola Saxorum, voluta nel 727 dal Re del Wessex Ina per accogliere e curare i pellegrini in visita ai luoghi santi di Roma e da cui è derivato, nei secoli successivi, il termine “Sassia”.L’edificio, progettato da Baccio Pontelli e dallo scultore Andrea Bregno, rappresenta uno dei primi esempi di architettura rinascimentale civile e non religiosa, con le sue due ampie sale, in grado di ospitare centinaia di ammalati, raccordate da un tiburio ottagonale che ospita il ciborio, unica opera romana di Andrea Palladio. Le pareti sono decorate con oltre sessanta scene ad affresco realizzate da artisti di scuola umbro-laziale e da discepoli di Melozzo, Ghirlandaio, Pinturicchio e Antoniazzo Romano. Le corsie sono inol