“L’attenzione dei lavori della seconda giornata è stata caratterizzata dalla rilettura collegiale della prolusione del Presidente da parte di tutti e singoli i 31 membri del Consiglio permanente – dichiara Mons. Domenico Pompili, Portavoce della CEI – . L’intervento del Card. Angelo Bagnasco ha offerto in effetti un giro d’orizzonte e insieme una prospettiva unificante dell’attuale stagione ecclesiale e sociale. La questione di Dio – è stato rimarcato da più parti – suscita sempre un’attenzione e una nostalgia diffuse, costituendo per la Chiesa una sfida a continuare ad essere “casa tra la gente”. In particolare l’individuazione del tema dell’educazione come tema portante della prossima Assemblea generale di maggio è parsa a molti la strada concreta in cui declinare la proposta cristiana nei prossimi anni. A questo proposito si è ribadito che non basta enunciare principi o valori, ma occorre permettere che se ne faccia esperienza personale, superando ogni astrattismo e ogni separazione tra la fede e la vita – aggiunge il Portavoce della CEI – . Circa il ‘sogno’ di una nuova generazione di politici cattolici che è aspirazione condivisa e necessaria, si è auspicato di suscitare una cittadinanza responsabile che sappia farsi carico dei difficili processi di integrazione sociale ed economica, così come dei temi della vita e della famiglia oggi particolarmente messi a rischio da una ricorrente deviazione antropologica. Una parola di gratitudine è stata espressa da molti nei riguardi dei sacerdoti che vivono in prima persona i segni del trapasso epocale in corso, auspicando per essi che l’Anno sacerdotale in corso aiuti ciascuno a riscoprire i fondamentali della propria esperienza di vita cristiana”.