“Non c’è nessuna parentela tra le varie figure dell’occulto e lo Spirito di Dio”. Lo ha ribadito oggi mons.Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, parlando ai giovani nel corso della prima catechesi, sul tema “Chiamati a vivere nello Spirito Santo”, tenuta a Sydney per la Gmg.
“Dense nebbie oscurano oggi il concetto di spirito – ha detto Betori – Troppa è la distanza che separa lo Spirito, come realtà divina, dalle varie idee di spirito diffuse nella cultura”.
Ed ha spiegato: “se si parla di spirito forse vengono in mente i fenomeni dello spiritismo, cui molti giovani si avvicinano cercando una risposta a quel desiderio di trascendenza, che possiamo stravolgere ma non cancellare. Non c’è nessuna parentela tra le varie figure dell’occulto e lo Spirito di Dio”.
“Ma non può non colpire – ha aggiunto – che proprio chi rifiuta di aprire il suo cuore all’azione dello Spirito del Signore, diventi preda delle suggestioni dell’arcano e finisca per essere lo schiavo sprovveduto di superstizioni che oscillano tra l’irrazionale e il demoniaco ma il desiderio di Dio non può essere così ingabbiato e ingannato”.