Sarà mons. Mariano Crociata ad aprire mercoledì 18 maggio, a Roma, presso la Biblioteca Nazionale Centrale (viale Castro Pretorio, 105), la XVIII Giornata Nazionale dei beni culturali ecclesiastici, che avrà come tema: “Archivi e Biblioteche ecclesiastiche: a 10 anni dall’Intesa”.
Gli argomenti principali della Giornata riguardano 3 ambiti:
a) Stato dell’attuazione dell’Intesa del 18 aprile 2000 incentrata su conservazione e consultazione degli archivi di interesse storico e delle biblioteche di enti ed istituzioni ecclesiastiche. In questi dieci anni la realtà ecclesiastica si è andata sempre più strutturando e organizzando sul territorio e si è significativamente qualificata attivando in non pochi casi, collaborazioni, con professionisti specializzati; la scelta ad esempio di numerose Diocesi di avviare i progetti di inventariazione, catalogazione e riordino del patrimonio archivistico e bibliotecario, sfruttando le più moderne ed aggiornate tecnologie, ha agevolato il possibile scambio dei dati, la reciproca visibilità sul lavoro svolto, dando incremento di conseguenza al dialogo tra le istituzioni. Rapporto fra le istituzioni che, a partire dalla condivisione degli atteggiamenti che sono alla base di un lavoro ordinato e qualificato, deve essere necessariamente improntato al rispetto del ruolo di ognuno. Naturalmente, ancora molto è necessario fare sul territorio per una effettiva concertazione degli interventi, la loro programmazione e per la conseguente distribuzione delle risorse economiche sulle diverse iniziative attivate.
Il convegno offre la prima occasione per presentare seppur brevemente, gli esiti dei lavori della Commissione nazionale per l’elaborazione del codice normativo per i soggetti produttori d’archivio (specifica degli archivi) e la presentazione ufficiale e prima condivisione del metodo di lavoro delineato nel Gruppo per l’accrescimento e lo sviluppo del Nuovo soggettario per i termini di ambito religioso (specifico delle biblioteche). Sono due casi concreti che testimoniano nei fatti l’attuazione dell’Intesa e la condivisione del principio secondo il quale da una parte vanno rispettate le competenze scientifiche acquisite e dall’altro vanno valorizzati i contributi specializzati che sono di particolare competenza di alcune istituzioni.
b) Archivi. L’Ufficio Nazionale dei beni culturali ecclesiastici è stato invitato a partecipare ai lavori della Commissione che ha il compito di individuare gli elementi che servono a identificare e descrivere i soggetti produttori dei documenti d’archivio (enti, famiglie o singole persone). Questi costituiscono i punti di accesso autorevoli la cui gestione mira alla valorizzazione delle risorse censite grazie al rafforzamento delle potenzialità di ricerca attraverso elementi significativi del contesto di creazione e/o pertinenza (autori, edifici conservatori, enti proprietari, ecc.); in particolare, permette il ‘coordinamento delle denominazioni’, con la conseguente possibilità di ricercare una qualsiasi delle forme del nome e ritrovare la corrispondente entità. L’Ufficio ha collaborato fattivamente all’attività di traduzione degli standard in un codice nazionale riguardo al settore archivistico intervenendo con le proprie competenze specifiche e con contributi puntuali che hanno riguardato, in particolare: indicazioni per la scelta e la forma delle intestazioni degli enti parrocchiali, delle chiese e degli Ordini religiosi della Chiesa cattolica; definizioni relative alle principali figure e titoli della Chiesa cattolica.
c) Biblioteche. L’Ufficio Nazionale si è fatto promotore e coordinatore del Gruppo nato lo scorso anno a seguito della Convenzione firmata con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. La soggettazione è una pratica abituale nella catalogazione bibliografica che consiste nell’individuare l’argomento principale trattato all’interno di una pubblicazione perché diventi un canale di ricerca a beneficio degli utenti. L’importanza della catalogazione semantica è tale da favorire la nascita del Gruppo la cui collaborazione verte sulla specificità dei soggetti a tema religioso. Attraverso questa iniziativa la Chiesa che è in Italia può contribuire alla corretta formulazione dei temi che la riguardano da vicino (dal punto di vista teologico-liturgico-pastorale) a vantaggio di tutta la realtà bibliotecaria, ecclesiale e non.