Il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, ha aperto giovedì 24 ottobre, a Salerno, i lavori del convegno “Marittimi, bisogni e strutture. Al centro la persona”, il primo organizzato dall’Ufficio Nazionale per l’apostolato del mare.
Nella sua relazione il Cardinale ha evidenziato l’attenzione della Chiesa per chi vive e lavora in mare: “Quello del mare è un mondo con dinamiche e caratteristiche proprie: un mondo spesso non conosciuto o addirittura ignorato, ma carico di una grande ricchezza umana, di cui la Chiesa si fa compagna, assicurando la sua presenza attraverso l’impegno caritativo e l’annuncio del Vangelo”.
Il Presidente della CEI ha evidenziato che “la solitudine causata dalla lontananza dal proprio paese e dalla famiglia, o in certi casi dovuta al vivere in totale isolamento per gran parte della giornata, rende il lavoro marittimo estremamente impegnativo”. Di qui la necessità di “affermare con forza che anche in mare, come in ogni altro luogo, l’attenzione primaria va accordata all’uomo, che del lavoro è il centro e il fine”. Al riguardo, ha assicurato, “la pastorale marittima vigilerà instancabilmente sul rispetto delle persone, creando una sensibilità volta alla promozione di tutti i soggetti coinvolti, mediante una «tutela e riqualificazione della forza lavoro”.
In conclusione, il Card. Bagnasco ha declinato le linee dell’impegno dell’Apostolato del mare, per affidare quindi tutti a “Maria, Stella del Mare e dei naviganti”.
In allegato, oltre alla relazione del Card. Bagnasco, il comunicato finale presentato dal direttore dell’Ufficio Nazionale per l’apostolato del mare, don Natale Ioculano.