“L’utile è uno scopo legittimo, ma se diventa fine a se stesso va contro l’uomo, per questa ragione non va mai separato dall’utilità sociale”. Lo ha detto il Card. Angelo Bagnasco intervenendo, la sera del 29 febbraio, alla London School of Economics, dove era stato invitato a parlare dalla Italian Society. Il Presidente della CEI ha innanzitutto delineato un quadro della situazione economica e culturale nella quale versiamo, segnata da profondi squilibri ricordando con chiarezza la centralità dell’uomo secondo una visione personalista e comunitaria nella quale la dimensione etica è costitutiva.
A questo punto l’Arcivescovo di Genova ha tracciato alcune applicazioni più puntuali in riferimento al tema dell’economia, soffermandosi sulla destinazione universale dei beni della terra e sulla necessità che tutti, ciascuno secondo le proprie responsabilità, si sentano partecipi della vita economica. Ha poi toccato il tema del valore della politica e dell’educazione, e dell’importanza di una sussidiarietà che non sia mai disgiunta dalla solidarietà.
“Il ruolo della politica – ha concluso Bagnasco – è insostituibile”. Essa deve fornire una “visione ideale ed etica – etica razionale – al fine di garantire non solamente il quadro giuridico più adeguato per orientare lo sviluppo e regolare i rapporti di tipo economico, ma innanzitutto di progetto di società che risponda a quell’umanesimo integrale e aperto alla Trascendenza e agli altri che ha fatto l’Europa”.