Non si sono uniti al coro di chi recrimina. Non si sono accontentati di fare il verso alla crisi. Non hanno nemmeno distolto lo sguardo da problemi che premono e mettono angoscia. Hanno, piuttosto, raccolto l’invito del Cardinale Presidente ad “andare in profondità”, a cercare di “allungare il passo”, mettendosi “in ascolto” e aiutandosi reciprocamente a “cogliere il soffio della voce di Dio” per “discernere la strada giusta”.
È stata questa la prospettiva che ha animato i Vescovi nei lavori della sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente (Roma, 23-26 gennaio 2012). Insieme hanno cordialmente apprezzato metodo e stile della prolusione del Card. Angelo Bagnasco e si sono confrontati sui contenuti che l’hanno innervata.
Da credenti e da pastori, hanno condiviso la consapevolezza di come – davanti alle molteplici difficoltà che stanno travagliando la società civile – il contributo più necessario e originale che la Chiesa può offrire al Paese rimanga quello della fede.
Tale consapevolezza matura in sintonia con il Magistero del Papa e, in particolare, con la sua intuizione di indire un Anno della fede, al fine di una conversione al mistero di Cristo, che porti a una rinnovata testimonianza nella vita quotidiana.
Al riguardo, la situazione di diffusa carenza di formazione ha aiutato il Consiglio a individuare il tema principale dell’Assemblea Generale del prossimo mese di maggio (“Gli adulti nella comunità: maturi nella fede e testimoni di umanità”), in linea con la scansione degli Orientamenti pastorali. Con questo spirito si è anche proceduto a scegliere Firenze come sede del quinto Convegno ecclesiale nazionale di metà decennio, previsto nel 2015.
I Vescovi si sono quindi soffermati sulla crisi economica e sulla debolezza rivelata in proposito dalla politica. La Chiesa – è stato evidenziato – che parla in forza anche della propria presenza in ambiti oggi significativamente compromessi dai tagli ai servizi sociali, rilancia itinerari formativi che, alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, aiutino a riscoprire l’antropologia cristiana e quindi l’orizzonte del bene comune. In questa prospettiva, i Vescovi chiedono una cultura del lavoro che sia rispettosa della persona e della famiglia, nonché la tutela del valore della domenica e della scuola paritaria.
Nei lavori del Consiglio Permanente sono state approfondite le linee guida per i casi di abusi sessuali nei confronti di minori da parte di chierici, in sintonia con quanto richiesto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede alle Conferenze Episcopali nel mondo; è stato approvato il nuovo statuto della Fondazione Migrantes e la nuova attribuzione di competenze sulla pastorale della navigazione aerea e marittima; si è autorizzato l’invio ai Vescovi dei materiali complementari del Messale Romano; sono state approvate indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo d’istruzione e di formazione; sono state indicate data e sede del prossimo Congresso Eucaristico Nazionale; sono stati approvati i nuovi parametri per l’edilizia di culto, una Nota concernente l’ingresso a pagamento nelle chiese e alcune modifiche dello statuto del MASCI.