Mentre l’emergenza maltempo rimane alta in diverse regioni del Paese, l’opera di centinaia di volontari si distingue per prontezza e gratuità.
“Il pensiero oggi non può non andare alla città di Genova, duramente colpita dall’alluvione – ha detto domenica 6 novembre il Papa all’Angelus –: Assicuro la mia preghiera per le vittime, per i familiari e per quanti hanno subito gravi danni. La Madonna della Guardia sostenga la cara popolazione genovese nell’impegno solidale per superare la prova”.
Intanto, il Cardinale Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, accompagnato dal direttore della Caritas Diocesana, sabato 5 e domenica 6 si è recato in visita alle comunità parrocchiali e alla popolazione dei quartieri colpiti dall’alluvione.
Qui ha incontrato i parroci, ha visitato le loro chiese e si è recato nell’Istituto delle Suore di Sant’Agata in San Fruttuoso, prendendo atto delle conseguenze agli edifici e ai locali coinvolti nell’alluvione.
Nel tragitto ha visitato anche decine di esercizi commerciali in via Fereggiano, piazza Galileo Ferraris, Corso Sardegna, Borgo Incrociati, e nella zona di San Fruttuoso, devastati dall’esondazione dei torrenti.
Accolto con amabilità e gratitudine, ha portato parole di consolazione e solidarietà, sostenuto anche da una telefonata del Santo Padre, che ha espresso affetto, vicinanza, solidarietà e preghiera per le vittime, i loro familiari, e tutte le persone colpite dalla tragedia.
Domenica 6, alle 16, il Cardinale ha visitato la parrocchia N.S. della Guardia di Quezzi, al cui territorio appartenevano Angela Chiaromonte, Evelina Pietranera e Serana Costa, per un momento di preghiera; alle 17.30 è sostato quindi nella parrocchia di Santa Margherita di Marassi, al cui territorio appartenevano la giovane mamma albanese Shpresa Djala con le due bambine, Janissa e Gioia, tragicamente scomparse nell’alluvione.
Per rispondere alle necessità delle popolazioni liguri e toscane colpite in questi giorni dall’alluvione, la Presidenza della CEI ha disposto un contributo straordinario di un milione di euro dai fondi dell’otto per mille destinati alla Chiesa cattolica. Tale somma si aggiunge alle raccolte promosse a livello locale dalla Caritas.