Far memoria per guardare avanti. Questo l’intendimento con cui Caritas Italiana dà avvio ad una serie di incontri, che – a partire dal 1 luglio – culmineranno a novembre con il Convegno nazionale delle Caritas diocesane e l’Udienza del Santo Padre.
“I temi di questi dieci avvenimenti – spiega il direttore, mons. Vittorio Nozza – li abbiamo tratti dallo Statuto: facciamo così emergere la natura della Caritas, la sua azione pedagogica ed educativa, attraverso studio, ricerca, interventi e cura. Ai compagni di viaggio che abbiamo chiamato a intervenire, chiediamo di «leggerci» e di darci qualche indicazione di prospettiva”.
In questi 40 anni la Caritas ha conosciuto essenzialmente tre fasi: una prima – che Nozza riconduce ad un “volto profetico” – nella quale il ruolo determinante è stato giocato da Caritas Italiana; una seconda, dove “la profezia si fa azione di accompagnamento”, che vede Caritas Italiana camminare insieme alle Caritas diocesane in chiave di sviluppo sul territorio; infine, la fase attuale – “la profezia si fa ordinarietà” – che vede un forte radicamento e protagonismo delle Caritas diocesane, dentro un ruolo di ordinamento di Caritas Italiana.
“Oggi è essenzialmente il territorio a prendere la parola – conclude il direttore – e il nostro è diventato un ruolo di sintesi, di amalgama e di sostegno alle realtà più fragili, perché maturino un’appartenenza ecclesiale profonda. Non siamo scomparsi come Caritas Italiana, ma la nostra visibilità è fatta dai tanti volti delle Caritas diocesane che innervano il territorio”.
Venerdì 1 luglio, alle 11, presso la sede (Roma, via Aurelia 796), mons. Nozza illustra le tappe di “Un percorso tra memoria, fedeltà e profezia” con cui Caritas Italiana scandirà in questi mesi il proprio 40°: dieci momenti di confronto su comunicazione, funzione pedagogica, poveri e opere, politiche sociali, studi e ricerche, immigrati e Chiesa.
La tavola rotonda che seguirà – “40 anni di Caritas Italiana e immagine di Chiesa” – vede gli interventi di mons. Domenico Pompili (Sottosegretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali), della prof.ssa Chiara Giaccardi (docente di Sociologia e antropologia dei media, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e del dott. Stefano Trasatti (direttore di Redattore Sociale).