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Ancona, 31 dicembre con la 43ª Marcia per la Pace

fotoMarci
Sarà l’Arcidiocesi di Ancona-Osimo ad ospitare il 31 dicembre 2010 la 43ª Marcia per la Pace sul tema “Libertà religiosa, via per la pace”. Il raduno dei partecipanti è previsto alle ore 17.00 circa presso la Parrocchia dei Salesiani (Via Carlo Alberto 73). La Marcia, promossa dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dalla Caritas Italiana e da Pax Christi, inizierà con una preghiera ecumenica presieduta da S.E. Mons. Giovanni Giudici, Presidente di Pax Christi Italia. E’ prevista la presenza di centinaia di persone provenienti da tutte le diocesi italiane, dalle associazioni e dai movimenti ecclesiali. Il corteo si muoverà fino alla Parrocchia del Crocifisso di Ancona: qui S.E. Mons. Giuseppe Merisi, Presidente di Caritas Italiana, guiderà una riflessione dal titolo “Chiamati alla carità nella verità”. In serata, nella Chiesa di San Domenico, si terrà una tavola rotonda dal titolo “Lo sviluppo umano e la libertà religiosa”. Interverranno S.E. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace; Izzedin Elzir, Imam di Firenze; Frida Di Segni Russi, della Comunità ebraica di Ancona. Alla fine è prevista una testimonianza di P. Silvano Zoccarato. Alle 21.30 circa a Santa Maria della Piazza inizierà l’adorazione eucaristica. Alle 22.30, nella Cattedrale di San Ciriaco, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo, che sarà trasmessa in diretta da Tv2000. La scelta di Ancona per la Marcia della pace 2010 è legata all’importante appuntamento ecclesiale che si terrà a settembre dell’anno prossimo: il Congresso Eucaristico Nazionale. L’Arcidiocesi che ospita la 43ª Marcia per la pace ha un precedente storico: il 7 dicembre del 1992, da questo porto di Ancona, con circa 500 volontari, don Tonino Bello, allora Vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi, partiva alla volta della costa dalmata dalla quale iniziò una marcia a piedi che lo avrebbe condotto dentro la città di Sarajevo, da diversi mesi sotto assedio serbo a causa della guerra civile. “All’ora della partenza – scriverà don Tonino nei suoi diari – sul molo si diedero convegno per un saluto alcuni gruppi di amici e un’unica autorità: l’Arcivescovo di Ancona, Festorazzi”.
Don Tonino, era già visibilmente malato, tant’è che il male che minava la sua salute lo condusse alla fine della vita, il 20 aprile dell’anno successivo. Un giornalista della Rai gli domandò: “Ma lei che sta già male cosa va in cerca di altri guai a Sarajevo?”. E lui rispose: “Qui si stanno sperimentando gli eserciti del domani, i soldati di pace: io devo essere con loro”.
A distanza di diciotto anni “questo lembo di mare che Dio ha posto tra la nostra terra e quella dell’altra sponda ha fatto sì che ci siano state risparmiate le scene di fratelli morti o feriti in quella guerra fratricida, che tuttavia ha segnato anche la storia di questa parte dell’Adriatico – spiega l’Arcivescovo Edoardo Menichelli nel libretto che sarà distribuito ai partecipanti alla Marcia -. Il mare che è stato da sempre teatro di traffici e mezzo di comunicazione, abbraccia questa città di Ancona e vi conduce popoli di razze e di etnìe diverse, aiutandola ad essere accogliente e generosa.  La pace è, come sappiamo, un dono e un compito”.
Il tema scelto dal Santo Padre, e approfonditi nel Messaggio per la Giornata del 1° gennaio 2011, sottolinea infatti l’urgenza che a farsi carico di questo compito siano le grandi religioni che debbono essere capaci di trovare nella loro identità e nella loro missione il modo di relazionarsi ubbidendo al Signore Onnipotente che della pace è la vera sorgente. “Le stesse religioni devono essere messe nella condizione di esercitare con libertà la loro missione, ma devono, altresì, essere capaci di un dialogo rispettoso tra loro – prosegue l’Arcivescovo Menichelli -. La religione non dovrebbe mai essere armata per una conquista, piuttosto deve presentarsi con la forza dell’Amore di Dio e della fraternità. Mentre saliremo verso la Cattedrale che custodisce l’immagine della “Regina di tutti i santi” dobbiamo avere il passo deciso, il pensiero attento ed il cuore aperto per ringraziare Maria ed onorarla come fece quel marinaio che scampato da una brutta tempesta in mare, a piedi nudi portò questa immagine nel Duomo”.
Tra le numerose iniziative in vista della Marcia per la pace anche l’invito da parte degli organizzatori a viverla nel digiuno e nella preghiera e ad offrire nella Santa Messa il corrispettivo della cena a favore dell’Opera Segno del Congresso Eucaristico.
 
Ulteriori informazioni sul programma nel sito internet www.chiesacattolica.it/lavoro oppure a Segreteria CEN Tel. 071 2855530 (lunedì-venerdì 9.00-13.00 – 15.00-18.00) oppure marciaperlapace@congressoeucaristico.it
31 Dicembre 2010

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