I lavori hanno avuto al centro l’esame della bozza degli orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020. “Il dibattito che ne è seguito ha messo in luce la grande attenzione che il tema educativo suscita non solo in ambito ecclesiale, ma anche nei settori più sensibili della pubblica opinione – dichiara Mons. Domenico Pompili, Portavoce della Cei -. Si è precisato il rapporto tra educazione ed evangelizzazione non essendo questi processi sovrapponibili, anche se è facile ravvisare in essi molteplici punti di contatto. Primo fra tutti la dinamica relazionale che è l’avvio di qualsiasi esperienza educativa, come anche nel caso della fede che non può generarsi se non attraverso un rapporto interpersonale significativo, grazie a testimoni autentici. Si è precisato a questo proposito che il soggetto dell’annuncio della fede resta la comunità cristiana nel suo insieme e si è auspicata un’agenda pastorale che declini con concretezza ed essenzialità il ritmo del prossimo decennio”. La rilettura del documento sulla Chiesa e il Mezzogiorno che verrà inviato ai singoli Vescovi e poi nelle prossime settimane definitivamente pubblicato, rappresenta – è stato detto – un momento di presa di coscienza della necessaria solidarietà che si esige nel nostro Paese per affrontare uniti le sfide che sono sotto gli occhi di tutti. “E’ stato quindi presentato il piano dei lavori per l’esame e l’approvazione della terza edizione del Messale Romano che compone insieme le esigenze della tradizione eucologica e le leggi della linguistica, in vista di una migliore partecipazione dei fedeli alle diverse celebrazioni liturgiche” aggiunge il Portavoce della CEI -. In vista del rinnovo delle Commissioni Episcopali che avverrà durante la prossima Assemblea di maggio, si sono date indicazioni per la stesura delle relazioni quinquennali sull’attività fin qui svolta e – come ultimo adempimento – c’è stata la presentazione di nuovi parametri per l’edilizia di culto”. Il Card. Bagnasco nel chiudere i lavori, ha ringraziato ciascuno dei presenti ed ha offerto una riflessione sintetica tesa a valorizzare le questioni emergenti del quadro sociale ed ecclesiale in vista del prosieguo del cammino pastorale.
Nel chiudere i lavori del Consiglio permanente, il Card. Bagnasco ha fatto riferimento alla Giornata della Memoria definendo “un orrore” quella tragedia che coinvolse milioni di vittime innocenti”. Dopo aver espresso solidarietà ai fratelli ebrei che di quella follia fu vittime, il Presidente della CEI si è augurato che “la nostra generazione non dimentichi e costruisca sentieri di riconciliazione e di pace, come auspicato dal Papa nel suo recente Discorso alla curia romana in occasione degli auguri natalizi”.