“Il futuro è nelle mani di Dio”, usa dire il nostro popolo per affermare una persuasione profonda rispetto all’imprevedibilità degli eventi. Tale convinzione non impedisce tuttavia di scrutare l’orizzonte alla luce dell’esperienza umana e soprattutto alla luce della ‘speranza che non delude’, che per il credente resta la riserva di senso più importante. E’ grazie a questa singolare forma di ‘discernimento’ che posso dunque affrontare il tema che mi è stato assegnato, tentando di delineare il futuro della nostra Chiesa in Italia”. Così S.Em.za Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, intervenendo all’Università Europea di Roma. “Occorre riconoscere per altro che viviamo tempi in cui sembra rarefarsi la capacità di inoltrarsi verso il futuro. Forse perché per la prima volta il tempo che ci sta davanti è vissuto più come una ‘minaccia’ che come una ‘promessa’. Ma dietro questa ‘tristezza’ che si annida nello sguardo e che coinvolge spesso proprio le giovani generazioni, si nasconde a ben guardare un ‘deficit’ di speranza che solo la fede riesce a colmare, lasciando che ‘la porta oscura del tempo, del futuro’ (Spe Salvi, 2) si spalanchi davanti a noi”.