«Dopo l’inventario. Le potenzialità di una risorsa culturale». È questo il tema della XVI Giornata nazionale per i beni culturali ecclesiastici che si tiene oggi 14 maggio 2009 nella sede della Cei (via Aurelia 796) a Roma. Sarà dedicata all’inventario informatizzato per i beni mobili di valore storico e artistico e si aprirà, alle 10, con il saluto del vescovo Mariano Crociata, segretario generale della Cei.
«Il lavoro promosso dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Cei (Unbce) – spiega don Stefano Russo, direttore dell’ufficio – ha ormai raggiunto risultati tali in cui le diocesi possono sfruttarne tutte le potenzialità culturali, pastorali ed amministrative».
Nel corso della giornata verrà presentata la «scrivania virtuale» con la quale gli uffici diocesani per l’arte sacra e i beni culturali potranno fare ricerche tematiche fra le schede dell’inventario favorendo gli sviluppi pastorali, seguire le pratiche di autorizzazione al restauro dei beni culturali, avviare quelle per il prestito di opere d’arte per mostre o comodati temporanei. E ancora autorizzare le riproduzioni delle immagini delle opere, programmare la revisione delle schede e, infine, favorire l’azione di recupero dei beni nel caso di furti ed altre attività.
«La scrivania virtuale permette agli uffici di avere una gestione informatizzata delle pratiche in intranet consentendo
l’uso delle diverse funzioni e lo svolgimento di procedure semplici e intuitive per accompagnare passo passo gli uffici nelle diverse fasi delle attività, anche quando alcuni di questi processi risultano non frequenti nelle diocesi – prosegue don Russo –. Questa maggiore consapevolezza nell’uso degli strumenti informatici favorirà una sempre più efficace collaborazione in rete fra le realtà ecclesiali, facendo sì che un futuro passaggio sulle reti on line possa avere delle regole certe ed una responsabilità condivisa». Un’altra nuova funzionalità dell’inventario informatizzato sarà «l’aggiornamento on-line» intranet dello stesso. Le diocesi che attualmente hanno concluso l’inventario sono una settantina: allo stato attuale sono state toccate dalla ricognizione delle équipe predisposte dalle diocesi 15.417 delle 26.721 parrocchie presenti sul territorio nazionale.
Le schede redatte fino ad oggi ammontano all’incirca a due milioni e seicentomila. Dopo questo progetto l’Unbce ha promosso altri interventi di censimento, per raggiungere anche il patrimonio archivistico, bibliotecario e gli edifici di culto.
Sono tutti progetti ideati e sviluppati in dialogo fra loro e che stanno portando alla realizzazione di banche dati consistenti e uniformi fra loro, dando vita gradualmente al portale dei beni culturali ecclesiastici con conseguenze molto interessanti anche rispetto al sostegno all’azione pastorale delle diocesi.