Revisione della traduzione del Nuovo Testamento

Revisione della traduzione del Nuovo Testamento

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L'avvio del lavoro di revisione della traduzione della Bibbia venne deciso nel 1988 dalla Presidenza della C.E.I. con il parere favorevole del Consiglio Permanente e della Commissione Episcopale per la liturgia.
Condotta da un gruppo di lavoro apposito, presieduto prima da S.E. Mons. Giuseppe Costanza, poi da S.E. Mons. Wilhelm Egger e ora da S.E. Mons. Franco Festorazzi, la revisione del Nuovo Testamento è stata completata dopo otto anni e il testo è stato approvato “ad experimentum” dal Consiglio Permanente del 23-26 settembre 1996.
L'edizione in volume corredata da introduzioni e note è stata curata nei mesi successivi ed è stata presentata e consegnata ai Vescovi durante l'Assemblea Generale della C.E.I. del 19-23 maggio 1997.
Ne riportiamo – per documentazione la presentazione del Segretario Generale della C.E.I. S.E. Mons. Ennio Antonelli.
 
Il Nuovo Testamento, che qui presentiamo, fa parte della revisione della sacra Bibbia, approvata dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 1971, riveduta una prima volta nel 1974 e comunemente denominata Bibbia C.E.I.
La decisione di procedere ad una terza edizione venne presa nel 1988 dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, con il parere favorevole del Consiglio Episcopale Permanente. Il lavoro di revisione si era reso necessario dopo la pubblicazione della Nuova Volgata, tipica per l'uso liturgico dal 1986, elaborata alla luce delle più recenti edizioni critiche dei testi originali. Alla revisione venne anche assegnato il compito di rendere la traduzione più fedele al testo originale e insieme più vicina ad un linguaggio moderno e comunicativo, come anche alle esigenze della proclamazione e del canto liturgico.
Ora, per il Nuovo Testamento, questo lavoro è terminato. Nel settembre dello scorso anno la traduzione riveduta è stata approvata dal Consiglio Episcopale Permanente, che ne ha autorizzato la pubblicazione e l'uso per lo studio, per la preghiera e la riflessione nei gruppi,
per la meditazione personale. Per quanto riguarda l'uso liturgico e catechistico, ci si dovrà invece attenere ancora alla seconda edizione, fino a quando l'opera di revisione non sia completata anche per l'Antico Testamento. È prevedibile che alla luce di questo completamento la stessa traduzione del Nuovo Testamento debba essere ulteriormente precisata.
In questa edizione il lettore troverà anche introduzioni e note completamente rinnovate, insieme a titoli e sottotitoli del tutto nuovi. Questo corredo esegetico, che non possiede alcun carattere di ufficialità, ha lo scopo di rendere maggiormente accessibile a tutti la Parola di Dio.
È davvero un singolare dono della Provvidenza che questa terza edizione del Nuovo Testamento ci venga consegnata proprio in questo 1997, anno che il Santo Padre, in preparazione al Giubileo del 2000, vuole dedicato ad un ritorno alla sacra Bibbia e ad una più profonda conoscenza della persona di Gesù.
Lo stesso Signore Gesù, del quale parla ogni pagina del Nuovo Testamento, voglia benedire questa edizione e far sì che essa contribuisca a rendere più adulta la fede dei credenti, nutra il loro amore e la loro speranza e sia fonte di luce e di consolazione anche per quanti altri vanno cercando con sincerità la traccia di Dio nella loro vita.
 
Roma, 30 marzo 1997
Pasqua di Risurrezi

SEGRETERIA GENERALE

30 Marzo 1997

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