Venerati e cari Confratelli!
1. Muovo oggi, insieme a Voi, i primi passi nel nuovo incarico che il Santo Padre ha voluto inaspettatamente affidarmi: una responsabilità grande che condivido con questo Consiglio Permanente, nel quale faccio oggi – per così dire − il mio secondo ingresso, chiedendo a Voi la benevolenza di accogliermi con la preghiera e l’amicizia. Come ho già avuto modo di dire il 7 marzo, «quando il Papa chiama, si risponde», anche se il carico che viene affidato appare, ad uno sguardo umano, sproporzionato rispetto alle personali risorse.
Il di più che manca so di doverlo chiedere al Signore, e di poterlo chiedere anche a voi, per un’opera che è effettivamente comune. Mi sento interpellato, per questo servizio che oggi inizia, ad una fraternità episcopale che non avrà riserve, e sarà totalmente volta a facilitare la comunione tra noi e l’intesa indispensabile al lavoro che attende questo Consiglio.
In questo contesto, rinnovo la mia profonda riconoscenza per gli innumerevoli segni di vicinanza e d’augurio che i Confratelli mi hanno inviato, commosso e grato anche a tantissimi sacerdoti e laici che da ogni parte mi hanno espresso fraternità e assicurato preghiera.
S. Em. Card. Angelo Bagnasco