Le pagine scritturistiche di questa feria liturgica ci riportano all’ispirazione di fondo della nostra vita credente, ovvero alla struttura cristocentrica della nostra esperienza umana ed ecclesiale. In modo particolare nella pagina agli Efesini il fatto, il motore per così dire, originario è costituito dal movimento di discesa e ascesa che contraddistingue l’evento Cristo. Solo chi discende dall’alto, colui che viene da Dio, può raccogliere ed elevare altri con sé. La vita della Chiesa, fin nelle sue articolazioni ministeriali e, diciamo pure, istituzionali, è l’effetto dei doni che “il disceso” quaggiù sulla terra ha portato con sé e distribuito agli uomini riempiendo così tutte le cose. Questa pienezza di grazia effusa dal Cristo, che potremmo racchiudere nel dono dello Spirito Santo, è l’origine e l’anima permanente di ogni bene e vitalità della Chiesa. Tutto ciò che in essa vive e opera trova lì la sua ragion d’essere e la sua spinta inesauribile; infatti da lui «tutto il corpo ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, riceve forza».
S.E. Mons. Mariano Crociata