Carissimi,
devo innanzi tutto dire la mia gratitudine per l’occasione che mi è stata offerta con questo invito, di condividere un momento del vostro convegno, e un momento così importante come l’Eucarestia.
Esprimo con questa mia partecipazione il riconoscimento, l’apprezzamento della Chiesa, e non solo delle vostre congregazioni e istituti religiosi, per il servizio che voi svolgete; un servizio delicato, importante, anche se non sempre facile da capire, da apprezzare, da accompagnare e facilmente esposto a tentazioni per un verso e a critiche dall’altro. E’ un servizio prezioso e necessario per la vita concreta, quindi per la vita semplicemente, per la vita ecclesiale e religiosa.
Il nostro celebrare ci dà occasione di ricollocarci sempre, tutti quanti, nell’orizzonte più proprio della vita credente, che è quello della relazione con Dio, nel nostro cammino verso Dio, nel nostro stare alla presenza di Dio. In questo senso mi pare che le letture di questo giorno liturgico del Tempo Pasquale, ci suggeriscano un’idea semplice e fondamentale: è l’idea che oltre la superficie dell’esistenza da cui siamo spesso assorbiti e, si potrebbe dire, in modo particolare in un servizio come il vostro, oltre la superficie c’è una profondità che non bisognerebbe mai perdere di vista, perché la nostra vita si conduca davvero come risposta ad una chiamata, come cammino condotto da Dio verso Dio nella comunità ecclesiale.
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S.E. Mons. Mariano Crociata