Cari Confratelli nel Sacerdozio e nel Diaconato
Cari Fratelli e Sorelle nel Signore
Siamo ai piedi della Santa Vergine, guardati dalla sua maternità: e dove c’è la Madre lì c’è la famiglia, lì c’è la casa. Per questo, guardiamo a Lei come figli suoi e Le apriamo l’anima consegnando al suo cuore pene, speranze, propositi. Siamo certi, anzi sappiamo per esperienza, che a Lei tutto si può dire, tutto affidare. E noi, Sacerdoti diocesani e religiosi di Genova, siamo qui per la consueta Giornata di santificazione sacerdotale, per rinnovare la gioia della nostra consacrazione a Cristo e alla Chiesa, per invocare la sua benedizione sul nostro ministero. Ma non senza aver prima dato voce al nostro dolore per ogni forma di peccato e di male che, se risulterà realmente commesso da un nostro confratello, sfigura la bellezza dell’anima, scandalizza le anime, ferisce il volto della Chiesa. Il nostro dolore è tanto più sconvolgente in quanto improvviso e inatteso, perché nulla lo faceva presagire ai nostri occhi. Vogliamo affidare alla Madonna quanti hanno subìto scandalo in qualunque modo, e dire a loro la nostra vicinanza umile e sincera.
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S. Em. Card. Angelo Bagnasco