Il pensiero che accompagna questi giorni conclusivi dell’anno liturgico, segnati da pagine scritturistiche come quelle che oggi vengono proposte, si ferma sul messaggio implicito che esse veicolano. Paradossalmente proprio la previsione che dobbiamo aspettarci qualcosa di catastrofico trasmette un senso di consolazione e di sicurezza. Infatti, se avvenimenti così drammatici vengono annunciati è solo perché c’è Qualcuno che li conosce, li permette, ma è in grado dominarli. Tutto sta in potere di Dio, è Lui a guidare la storia e a condurre i destini umani. È tale la certezza del credente che il libro dell’Apocalisse (da 18 e 19), proprio quando gli eventi più sconvolgenti si stanno consumando, intona un canto di lode a gloria di Dio e proclama la beatitudine degli invitati alle nozze dell’Agnello. La prova non è risparmiata, ma la vittoria è certa, al punto che si può cantare e dichiarare beati coloro che vi sono sottoposti.
S.E. Mons. Mariano Crociata