Cari Fratelli e Sorelle
1. siamo saliti in pellegrinaggio alla Guardia per essere guardati da Colei che ha generato e guardato il Figlio di Dio. Nella vita, tutti abbiamo bisogno di uno sguardo che ci faccia sentire vivi; che ci salvi dall’anonimato e ci renda volto. Non parlo della vanità umana che cerca di farsi notare a qualunque prezzo, anche morale. Viviamo nella fiera delle vanità: si fanno carte false pur di essere visti e sentirsi importanti. A seguito di questa malattia, nuotiamo in un mare di apparenze e di miti, viviamo in una specie di bolla virtuale piena di fantasmi, cioè di nulla. E quanto più i burattinai del mondo se ne accorgono, tanto più la gonfiano – questa bolla – perché continui a incantare. Ma l’uomo non può vivere sempre nel vuoto. Se tutto si equivale – qualunque scelta e azione – allora annaspiamo nel nulla: laddove tutto è possibile, nulla esiste. Sorge inevitabile la domanda: ma c’è qualcosa che mi merita? Che merita che gli consacri me stesso? Oppure tutto è tristemente equivalente e passeggero? Se così fosse, allora il mondo diventa una poltiglia. …
S. Em. Card. Angelo Bagnasco