Cari Fratelli e Sorelle
L’ora del vespro conclude la giornata del Natale, ma dà seguito all’ottava liturgica perché la gioia dell’Incarnazione del Figlio di Dio si possa prolungare nella lode, nel raccoglimento, nella contemplazione del mistero impossibile che si è fatto realtà.
Nelle omelie della notte santa e di questa mattina, ho sottolineato alcuni spunti:la tendenziale distrazione dalla quale siamo tentati, che ci rende difficile pensare in grande, di alzare lo sguardo oltre la contingenza. Lo spirito del mondo non vuole che l’uomo rientri in se stesso e pensi ascoltando le domande profonde, quelle domande che si possono riassumere nella domanda del Creatore: “Adamo, dove sei?”, dove sono io nel cammino della mia vita. Dicevo che pensare fa paura a chi vuole dominare, poiché risveglia la coscienza, germoglia la verità e quindi la libertà. Meglio che la massa non pensi, sia distratta e svagata, così qualcuno penserà per tutti!
S. Em. Card. Angelo Bagnasco