SACRA CONGREGATIO PRO GENTIUM EVANGELIZATIONE – PROT. N. 6590/72 –
ROMA, 31.I.1973. Ai Presidenti delle Conferenze Episcopali.
Agli inizi dello scorso anno, con Lettera n. 1076/72, mi rivolsi alla Sua cortesia per esprimerLe il desiderio e farLe pervenire il rispettoso invito che, sotto la Sua guida ed il Suo impulso venissero indette «manifestazioni di carattere religioso e convegni di studio, sia a livello nazionale che diocesano, nell'intento di illustrare l'opera svolta dalla Chiesa tramite questo Sacro Dicastero nel campo dell'evangelizzazione e con la speranza altresì di estendere e di intensificare, in tutte le forme idonee al nostro tempo, l'animazione missionaria».
La ragione di tale lettera, come è ben noto, era la ricorrenza del 350 anniversario della fondazione della Sacra Congregazione già «de Propaganda Fide» ora per l'Evangelizzazione dei Popoli.
La presente mia lettera vuol essere la doverosa espressione della gratitudine mia personale, di tutto il Sacro Dicastero e delle Pontificie Opere Missionarie per quanto è stato compiuto nel campo spirituale, culturale ed organizzativo anche nella Sua Nazione sia per l'iniziativa diretta della Conferenza Episcopale come della Direzione Nazionale o di altri organismi di cooperazione missionaria.
La storica data nell'intento di questo Sacro Dicastero, ha voluto essere una propizia occasione per un ulteriore impegno sia da parte di questa medesima Sacra Congregazione, come delle Pontificie Opere, ai fini di intensificare la sempre urgente opera di evangelizzazione e tutte le forme della cooperazione missionaria.
Come certamente è già a Sua conoscenza, il Santo Padre ha personalmente reso solenne tale commemorazione del 350 anniversario della fondazione di Propaganda: sia con la celebrazione della Messa delle Nazioni svoltasi nella festività della Pentecoste nel Collegio di San Pietro Apostolo, alla presenza dei Superiori e dei Rappresentanti di tutti gli Istituti missionari e di quelli che collaborano in tale campo, sia con l'Ordinazione sacerdotale compiuta solennemente il giorno dell'Epifania nella Basilica di San Pietro dei Diaconi nel Pontificio Collegio «de Propaganda Fide».
Abbiamo ancora l'animo commosso per si Augusta benevolenza e continuano a risuonarci nella coscienza le alte considerazioni, il confortante apprezzamento ed i saggi ammonimenti espressi dal Sommo Pontefice durante quel Sacro Rito.
Egli tra l'altro ha così dichiarato «… una data significativa… ci ricorda come storicamente la Sacra Congregazione “de Propaganda Fide”, oggi denominata per l'Evangelizzazione dei Popoli, abbia sapientemente, coraggiosamente e tenacemente incarnato tale legge (la legge intrinseca della fede) dando alle Missioni cattoliche impulso, direzione, sostegno, diffusione senza più tregua, né senza mai concludere l'opera ed attenuare lo sforzo».
Ma il Santo Padre ha autorevolmente e vigorosamente affermato subito dopo: «… le Missioni si direbbe sono sempre al principio! Né le ragioni supreme della loro necessità, né i bisogni della loro attività, né le difficoltà per la loro espansione sono venute meno. Crescono, piuttosto, con l'evoluzione civile dei Popoli».
Propaganda è piena di gratitudine verso il Santo Padre, ma si sente altresì in dovere di essere grata anche a tutto l'Episcopato della Chiesa Cattolica che ora sente più che mai la corresponsabilità della evangelizzazione ed il grande compito di sostenere e coordinare tutte le molteplici forme della cooperazione missionaria.
Nell'esprimerLe tali sentimenti mi sia lecito altresì formulare l'augurio che anche nella Sua Nazione, già così benemerita nel campo della causa missionaria, sotto la Sua guida e mediante la fervida promozione della speciale Commissione Episcopale per le Missioni, nonché della Direzione Nazionale delle Pontificie Opere, si accresca sempre più quel solidale impegno a tutti i livelli che valgano a rendere sempre più realizzati ed estesi i segni ed i valori della Chiesa missionaria.
In comunione di carità e con sensi viva stima, mi confermo
Devotissimo in Domino
AGNELO CARD. ROSSI, Pref.
+ SERGIO PIGNEDOLI, Segr.