Interpellata da più parti circa l'obbligatorietà dell'uso di alcuni libri liturgici, la Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana comunica quanto segue:
1. – Le disposizioni in merito sono contenute nella «Notificazione sul Messale Romano, sulla Liturgia delle Ore e sul Calendario Romano» del 14.VI.1971 (Notitiae, voI. III, 1971, pp. 215-217), emanata dalla Sacra Congregazione per il Culto Divino.
2. – E' diventato già obbligatorio l'uso dei seguenti libri liturgici, pubblicati dalla C.E.I. nella traduzione italiana definitiva:
– Messale Romano (dal 10 giugno 1973);
– Lezionario domenicale e festivo (dal 3 dicembre 1972);
– Lezionario feriale anno I (dal 3 dicembre 1972);
– Lezionario per le celebrazioni dei Santi (dalla Pasqua del 1973).
Diventeranno prossimamente obbligatori:
– Lezionario per le Messe rituali (dal 2 dicembre 1973);
– Lezionario feriale «per annum» II (dal gennaio 1974);
– Lezionario per le Messe «ad diversa» e votive ( dal gennaio 1974).
Pertanto non si possono più usare le pubblicazioni ad interim del Messale e del Lezionario.
3. – Per quanto riguarda la Liturgia delle Ore (la cui traduzione è in fase avanzata, ma non ancora tale da poterne prevedere la pubblicazione a breve termine), si può usare l'edizione tipica latina o il precedente Breviario Romano.
L'obbligatorietà di usare unicamente la Liturgia delle Ore rinnovata, anche nella lingua latina, decorrerà dal momento in cui la C.E.I. avrà pubblicata l'edizione definitiva in lingua italiana.
4. – Circa il Calendario Romano si precisa che per la celebrazione della Messa è obbligatorio seguire quello generale, promulgato con il Motu proprio Mysterii paschalis del 14.II.1969; per la Liturgia delle Ore è consentito seguire anche quello ad interim.
Pertanto nella redazione dei Calendari per l'Italia si diano per la Messa solo le indicazioni previste dal Calendario definitivo; per la Liturgia delle Ore si diano ugualmente le indicazioni previste dal Calendario definitivo, ma si aggiungano quelle previste dal Calendario ad interim, per comodità di quanti intendano usarlo.
5. – Si tenga conto che il Calendario nazionale non si discosta da quello generale salvo che per la celebrazione con il grado di «festa» di S. Francesco d'Assisi (4 ottobre) e S. Caterina da Siena (29 aprile) Patroni d'Italia, e di S. Benedetto (11 luglio) Patrono d'Europa.
Roma, 20 settembre 1973.
SEGRETERIA GENERALE